Castiglione Messer Marino. Domenica 18 agosto a Castiglione Messer Marino, nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo Statale Castiglione-Carunchio, si è tenuta una tavola rotonda promossa congiuntamente da AVIS Abruzzo, AVIS provinciale Chieti e AVIS comunale Castiglione Messer Marino dal titolo Il dono del sangue e lo sviluppo della medicina trasfusionale delle aree interne: la montagna lo fa.
I lavori della Tavola Rotonda sono stati introdotti da Silvana Di Palma, sindaco di Castiglione Messer Marino, mentre a moderare l’incontro è stato Pasquale Colamartino, componente il direttivo del Centro Nazionale Sangue.
All’evento hanno partecipato rappresentanti istituzionali e esperti nazionali e regionali di grande rilievo, trai quali, Tiziana Magnacca, assessore regionale alle attività produttive e al lavoro, Thomas Schael, direttore generale ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti, Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue, Annalaura Di Febo, direttore f.f. del Centro Regionale Sangue Regione Abruzzo, Guerrino Fosca, Presidente AVIS Regionale Abruzzo, Arturo Di Girolamo, dirigente del Dipartimento Prevenzione ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Falasca, epidemiologo, Antonio Di Michele, direttore dell’Area Infermieristica ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti e Giuseppe Torzi, direttore del Dipartimento Prevenzione ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti.
L’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ha inviato un messaggio nel quale ha evidenziato tutte le iniziative già attuate dalla Regione Abruzzo a sostegno del sistema trasfusionale e delle Organizzazioni di donatori di sangue e quelle che sono in corso di realizzazione, come il potenziamento del Centro Regionale Sangue, l’Officina Trasfusionale Regionale presso il P.O. di Ortona e il sistema informatico unico regionale dei servizi trasfusionali.
Tiziana Magnacca, assessore regionale alle attività produttive e al lavoro, e Thomas Schael, direttore generale della ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti, hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa dell’AVIS, partecipando attivamente alla discussione su quali possano essere gli strumenti organizzativi sociali e sanitari più efficaci che potranno consentire lo sviluppo del dono del sangue e delle attività di medicina trasfusionale nelle Aree Interne della nostra Regione.
Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue, ha sottolineato come le sinergie organizzative tra Associazioni di donatori da sangue, Servizio Trasfusionale e nuove strutture sanitarie territoriali previste dal PNRR, così come già da tempo è avvenuto a Castiglione Messer Marino,
rappresentano un modello sociale e sanitario di riferimento per lo sviluppo del dono del sangue nelle aree interne.
“I programmi di riorganizzazione delle Rete Trasfusionale promossi dalla Regione Abruzzo come la realizzazione dell’Officina Trasfusionale Regionale presso il Presidio Ospedaliero di Ortona, l’attivazione della Rete informatica unificata regionale dei servizi trasfusionali, l’impiego di programmi di telemedicina e l’integrazione con il fascicolo sanitario elettronico, potranno comportare un impatto fortemente positivo sia sui programmi di raccolta del sangue, sia sullo sviluppo delle attività di medicina trasfusionale. La nuova organizzazione consentirà l’attuazione di modelli assistenziali di integrazione ospedale-territorio, finalizzati alla deospedalizzazione e presa in carico dei pazienti emopatici cronici nelle strutture sanitarie del proprio territorio per l’erogazione delle terapie trasfusionali e con farmaci plasmaderivati”.
Nella Tavola rotonda è stato inoltre affrontato il tema di come l’integrazione tra politiche sociali e sanitarie del dono del sangue e strategie per lo sviluppo delle Aree Interne, possa contribuire anche a contrastare il progressivo spopolamento e il trend socio-economico negativo in questi contesti, mediante strategie di intervento destinate a promuovere, insieme agli altri attori del sistema, l’inclusione, la coesione sociale e lo sviluppo del capitale umano.
“L’AVIS Abruzzo – afferma Guerrino Fosca, presidente AVIS Abruzzo – considera la partecipazione e il sostegno alle politiche per lo sviluppo delle aree interne e la costruzione di rapporti di collaborazione con i piccoli comuni e le strutture sanitarie del territorio, uno degli asset strategici per la realizzazione dei propri obiettivi istituzionali. Una delle prospettive che immaginiamo è la creazione di reti di partenariato con gli enti di Terzo Settore e l’attivazione di strumenti quali la co-programmazione e la co-progettazione, previsti proprio dal Codice del Terzo Settore”.
Nel corso della tavola rotonda sono stati infine illustrati i risultati preliminari di uno studio statistico condotto dall’AVIS Regionale Abruzzo finalizzato alla definizione di un sistema di mappatura territoriale del dono del sangue nelle aree interne, basato sugli indicatori ISTAT per la geografia dei comuni e i criteri di classificazione previsti dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne 2021-27.
“Dai dati preliminari riferiti all’anno 2023 – afferma Pasquale Colamartino – emerge che in Abruzzo il 47,5 % delle associazioni di donatori di sangue opera nelle aree interne e che il 29 % dei donatori e il 30,3 % delle donazioni provengono da questi territori. Notevolmente diversi sono risultati i modelli di sviluppo territoriale delle reti del dono del sangue. Si va dal Polo dell’Aquila, dove il sistema di donazione è tutto polarizzato nell’area urbana con uno sviluppo territoriale associativo assente nelle aree della cintura e interne, alla provincia di Chieti dove invece il sistema di raccolta è multicentrico, con uno sviluppo territoriale della rete del dono omogeneo in tutte le aree del territorio, comprese quelle del Basso Sangro-Trigno. Nella provincia di Chieti su un totale di circa 10mila donatori, 7.500 provengono dalle aree interne, così come poco meno di 13mila sono le donazioni effettuate nelle aree interne su un totale di circa 19 mila. Altrettanto disomogenea è la situazione nelle Aree Interne individuate dal ciclo di programmazione SNAI per gli anni 2021-27; infatti su 7 aree individuate 4 sono di fatto sprovviste di una rete territoriale del dono del sangue. Da questi dati emerge con chiarezza che le aree interne rappresentano un bacino strategico per la donazione del sangue e il raggiungimento dell’autosufficienza regionale sul quale è necessario che la Regione e le Aziende Sanitarie continuino ad investire”.
“Dalla tavola rotonda che si è tenuta oggi – dichiara Silvana Di Palma, sindaca di Castiglione Messer Marino – sono emersi spunti e indicazioni di grande interesse per la definizione di programmi e strategie per lo sviluppo del dono del sangue e della medicina trasfusionale nelle aree interne, che saranno sottoposte all’attenzione delle nostre istituzioni regionali e provinciali. Un ringraziamento all’AVIS Abruzzo che ha scelto di organizzare questo evento nel nostro territorio”.