C’è un senso di insensatezza a livello di sensazione generale. Non ha senso dire che le cose non hanno senso ma anche il contrario: ha senso dire che hanno un senso. E’ dunque insensato nell’un senso e nell’altro. Ma allora che senso ha cogliere il senso del tutto? Si abbia la sensibilità di de-sensibilizzare.
Basta col dire: ‘Ho la sensazione che…’ perché ciò sensibilizza all’inconsistente, cioè al contrario dell’immanente. D’altronde se nulla consiste, per altro verso, non esiste. Neppure il più sensato degli articoli di legge – il fatidico ‘ai sensi del comma ecc…’ potrà dare, a sensazione, una regola sensibile alla bisogna. In conclusione, non indagare il senso riposto delle cose può essere un modo di liberarsi della percezione sensoriale. Che, detto banalmente, è una banale banalizzazione.