L’Aquila – «La scomparsa di Fabrizio De Agostini Dragonetti De Torres ci addolora profondamente. È venuto a mancare un uomo di grande raffinatezza intellettuale e umana, un protagonista silenzioso ma fondamentale della vita culturale aquilana, capace di unire rigore istituzionale e autentica passione per l’arte».
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, commenta la notizia della morte del presidente dei Solisti Aquilani.
«Alla guida di una delle istituzioni musicali più prestigiose della città – prosegue il primo cittadino – ha saputo custodire e rinnovare il patrimonio artistico che i Solisti rappresentano, contribuendo alla crescita culturale della nostra comunità e mantenendo viva, anche nei momenti più difficili, la vocazione dell’Aquila come città della musica. Con lui se ne va un autentico gentiluomo, persona a modo, colta, animata da un sincero spirito di servizio».
«L’impegno e la dedizione con cui ha guidato i Solisti Aquilani – aggiunge Biondi – rappresentano un’eredità preziosa che accompagnerà il nostro percorso verso L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, traguardo che deve molto anche al lavoro costante di chi, come lui, ha creduto nella forza delle istituzioni culturali come motore di rinascita».
«A nome mio personale, dell’amministrazione comunale e della città tutta – conclude il sindaco – esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai suoi cari, alla moglie Annamaria, ai figli e ai nipoti, agli amici e alla grande famiglia della musica che oggi perde un riferimento prezioso».
Fa eco al primo cittadino aquilano l’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo: “Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio per la scomparsa del dottor Fabrizio De Agostini Dragonetti de Torres.
Figura di altissimo profilo culturale e umano, il dottor De Agostini ha saputo coniugare raffinatezza intellettuale, rigore e sensibilità artistica, guidando con competenza e passione I Solisti Aquilani verso traguardi di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
La sua visione e il suo impegno hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale abruzzese, contribuendo in maniera determinante alla promozione e valorizzazione della musica colta nel nostro territorio.
Alla sua famiglia, ai colleghi, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e stimarlo, rivolgo le mie più sentite condoglianze, unendomi con rispetto al loro dolore”.