L’Aquila. “Un omaggio e un riconoscimento al senso dell’humor e a quella presenza di spirito che gli hanno permesso di far ridere intere generazioni di abruzzesi tanto da meritargli il titolo di ‘barzellettiere d’Abruzzo’. È quello che oggi la Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo ha voluto tributare, con una Targa istituzionale, a Valerio Basilavecchia, 77 anni di cui 42 trascorsi come dipendente di Coldiretti, originario di Cepagatti, la terra che lo ha visto anche amministratore pubblico con la carica di assessore”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri consegnando la Targa al signor Basilavecchia alla presenza del consigliere comunale Alessio Di Pasquale, promotore dell’iniziativa, l’assessore comunale Eugenio Seccia, e il consigliere comunale di Cepagatti Monica Ciuffi.
“Nella vita ho sempre cercato di donare momenti di leggerezza e ironia alle persone che incontravo – ha detto commosso Basilavecchia, già insignito a gennaio del Premio del Gran Galà della Solidarietà per la sua attività di volontariato nel mondo delle Associazioni – ed è l’eredità più bella che vorrei lasciare ai giovani che si cimentano con quello che per me è stato un hobby straordinario, raccontare barzellette senza mai copiare o scimmiottare alcuno, ma essendo semplicemente me stesso. E in questo modo ho portato negli anni le mie barzellette nella Casa Famiglia di Scerne di Pineto, tra gli anziani nelle residenze assistite di Vicoli e Montesilvano, operando come volontario a titolo esclusivamente gratuito. Per me è stato un onore ricevere il premio dalle mani del Presidente Lorenzo Sospiri il cui nome, così come quello dello zio, il sottosegretario Nino, rappresenta un punto di riferimento per la comunità di Cepagatti”.
“A Basilavecchia va il ringraziamento delle Istituzioni per il compito sociale e culturale svolto negli anni – ha sottolineato il Presidente Sospiri –, per la sua costante presenza accanto alle Istituzioni negli anni di Coldiretti che lo hanno reso quasi consigliere regionale aggiunto ad honorem. È stato un testimone diretto della nostra storia interpretata e raccontata con lo spirito leggero della barzelletta”.