San Salvo. Il 25 Aprile a San Salvo, De Nicolis: “Rendiamo concretamente omaggio, con i nostri comportamenti, a chi si è battuto per la libertà a costo della propria vita”.
La Città di San Salvo ha celebrato questa mattina il 79esimo anniversario della Liberazione. Dopo il raduno in piazza Papa Giovanni XXIII e, preceduto dalla Banda della Città di San Salvo, il corteo, composto dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dai volontari della Croce Rossa, delle Protezioni Civili e dell’Avis, ha raggiunto il Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona benedetta dal parroco Don Raimondo Artese, durante una giornata storica anche per la parrocchia di San Giuseppe nella quale ieri sono giunte le reliquie di San Giovanni Paolo II.
Dopo l’alza bandiera e l’Inno di Mameli, il Sindaco Emanuela De Nicolis ha voluto ricordare gli italiani che hanno lottato per la Liberazione dell’Italia: “Davanti al nostro monumento ai caduti oggi, noi istituzioni e cittadini compiamo l’atto che può essere considerato come il più importante appuntamento civile che la nostra Nazione rinnova nel giorno del 25 aprile, da settantanove anni. Quella odierna è la data in cui si riporta alla memoria viva, in ragione di accadimenti storici fondamentali, la liberazione del Paese dalla tirannia, dalla oppressione e perciò la liberazione che ci ha condotto alla libertà, alla democrazia. Una celebrazione che cade in un tempo dove troppi accadimenti stanno segnando popolazioni e persone e dove continuiamo ad assistere a una deriva verso disvalori da cui abbiamo il dovere e il diritto di proteggerci. Ai valori della Resistenza e della Costituzione dobbiamo ancorarci per affrontare il particolare momento storico che stiamo vivendo, dopo una pandemia, con il dolore di una guerra che sta facendo sanguinare il cuore dell’Europa e che si aggiunge al Conflitto sulla Striscia di Gaza e ai
numerosi conflitti presenti in ogni parte del mondo. In tale contesto, oggi più che mai, è necessario ribadire l’importanza dei valori della libertà e dell’uguaglianza, della democrazia e dell’indipendenza e riappropriarci di quei principi fondamentali richiamati dalla nostra Costituzione che oggi devono declinarsi innanzitutto nella centralità della dignità della persona, nella giustizia sociale, quale parte integrante del nostro vivere quotidiano, nel ripudio della guerra, il ripudio di ogni guerra scolpito nell’articolo 11 della Costituzione. Oggi siamo qui non solo per un esercizio di memoria, ma per rendere concretamente omaggio, con i nostri comportamenti, a chi si è battuto per la libertà a costo della propria vita”. E’ stata poi la volta del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Fabio Tascone, che leggendo le parole di Gianni Rodari nella poesia “La madre del Partigiano”, ha sottolineato l’importanza della libertà e di come bisogna preservarla nella nostra quotidianità:
“Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.
Il corteo si è poi diretto in via Sandro Pertini, dove è stata scoperta la targa dedicata al Presidente della Repubblica e Partigiano, così amato dagli italiani nel suo mandato di presidente dal 1978 al 1985, fortemente voluta dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e realizzata dall’Amministrazione comunale di San Salvo.