Chieti. Cinque anni di carcere per Alfonso Toto e quattro per Francesco Talone, presidente e dirigente della Toto Costruzioni di Chieti. Le richieste sono state avanzate dal pm nell’ambito di un processo,in corso di svolgimento al tribunale di Firenze, su presunti reati ambientali commessi nei cantieri della variante di vicolo tra Bologna e Firenze negli anni che vanno da 2005 al 2010.
Come riporta Prima da Noi i reati contestati sono traffico illecito di rifiuti, gestione di discariche abusive, abbandono incontrollato di fanghi di cantiere (nella Sieve nella Lora e nella Stura), danneggiamento del lago di Bilancino e crolli in galleria. Per l’accusa miscele di fanghi e materiali di demolizione non stabilizzati sarebbero stati impiegati nella costruzione di svincoli autostradali, parcheggi e piste di servizio, con rischi per la stabilità e per la sicurezza. Inoltre scarti di lavorazione sarebbero stati smaltiti irregolarmente: fatti tracimare nel vicino torrente Casaglia o in siti ritenuti non autorizzati a ricevere rifiuti speciali. Il Ministero dell’Ambiente si è costituito parte civile.
Insieme ai vertici dell’azienda abruzzese sono finiti a processo Autostrade Spa ed altre due grosse imprese di costruzioni, la Todini e la Btp. Quest’ultima è stata convolta, con l’accusata di abuso d’ufficio, anche nell’ambito di una delle tante inchieste aquilane della ricostruzione post sisma.