L’Aquila. A grandi passi ci avviciniamo al giorno del verdetto su chi sarà il prossimo presidente della regione Abruzzo. Corsa a tre fra il governatore uscente Gianni Chiodi, l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, e la candidata del M5S Sara Marcozzi, scelta con voto on line dagli iscritti al movimento. La campagna elettorale è entrata nel vivo anche se ancora non si conoscono i nomi di tutti i candidati che saranno comunque tantissimi visto che, oltre al consiglio regionale, si vota per le elezioni europee e per rinnovare molti consigli comunali tra i quali quelli di due città capoluogo, Pescara e Teramo, ma anche per molte importanti città come Montesilvano e Silvi. Partiti alle prese con la formazione delle liste e la selezione dei candidati che passa per molte consultazioni e non poche polemiche, con qualche mal di pancia in ogni schieramento. Nel centrodestra le idee più chiare sembra averle Forza Italia sicura delle rassicurazioni del presidente Berlusconi che proprio ieri aveva mostrato tranquillità sulla riconferma del governatore Chiodi alla presidenza della regione e per il quale in tarda serata è arrivata anche la nomina a membro del comitato di presidenza del partito insieme a ex ministri ed altri personaggi di spicco del panorama politico nazionale. Il NCD di Filippo Piccone, è un pò impallato sulla questione pescarese dove s’insiste per sostenere la candidatura di Guerino Testa, che Alfano ha indicato come il miglior candidato possibile della coalizione a sindaco di Pescara. Praticamente una sfida lanciata al sindaco uscente Luigi Albore Mascia e una questione sulla quale sembrano esserci chiusure a riccio che potrebbero compromettere anche i rapporti di forza per le altre decisioni. Nodo ancora da sciogliere è quello delle donne; quali e quante candidarne nonché sulla lista del Presidente di cui tanto si parla ma che non trova la quadra. Il Pd è alle prese con le polemiche legate al fatto che sul camion di D’Alfonso stiano salendo troppi candidati del centrodestra, i così detti delusi o forse meglio dire trasformisti che con disinvoltura estrema e dopo aver lavorato a fianco del governatore Chiodi sono pronti a cimentarsi in una campagna elettorale per criticare proprio la giunta guidata dal governatore uscente. Si tratterebbe di assessori e consiglieri ancora in carica che dal camion di Luciano vorrebbero lanciare slogan sul cambiamento di marcia, sulla svolta per la regione, sul rinnovamento. Dunque un camion per la raccolta differenziata che però andrebbe a scaricare comunque nel “centro di raccolta voti” messo a punto dal centrosinistra. Fra i molti perplessi su questo modo di raccogliere voti c’è Massimo De Maio, candidato consigliere per i pentastellati che dai social network dice: “Vado a dormire con un dubbio. Ma sarà vero che SEL in Abruzzo farà campagna elettorale al fianco di Daniela Stati e Angelo Di Paolo per portare voti all’imputato D’Alfonso?” Non ci sta a tutto questo la senatrice Stefania Pezzopane che con un secco no invita a “non fare scelte che potrebbero essere improduttive come quella di fare troppe liste” che, dice la senatrice, “non vuol dire tanti voti” anzi l’esperienza di altre regioni dimostrerebbe proprio il contrario. Gianluca Rubeo