Chieti. Borse e capi di abbigliamento griffati con marchi, pero’, rigorosamente contraffatti, sistemati in ogni angolo del mercato ambulante settimanale del mercoledi’ in via Amiterno a Chieti Scalo da venditori extracomunitari abusivi. Confcommercio, dopo le veementi proteste della categoria, lancia “l’allarme rosso” e chiede maggiori controlli alle autorita’ competenti. “Purtroppo i mercati rionali sono sempre piu’ alla merce’ di avventori extracomunitari che espongono prodotti contraffatti. La situazione piu’ difficile – afferma Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti – ci e’ stata lamentata, anche nella giornata odierna, dagli operatori del mercato settimanale del mercoledi’ a Chieti Scalo, storicamente il piu’ affollato della citta’”. Infatti via Amiterno, dove ogni settimana trovano posto oltre ottanta bancarelle, e’ puntualmente invasa da decine di ambulanti abusivi extracomunitari che piazzano a terra borse e abbigliamento taroccato. “I controlli, in passato, ci sono stati ma, a detta dei commercianti, sono insufficienti e troppo sporadici. Per questo motivo Confcommercio – annuncia Tiberio – tornera’ a chiedere interventi a tutela dei diritti di chi svolge regolarmente la propria attivita’ quotidiana”, Anche perche’, ricorda Confcommercio, il settore dei venditori su aree pubbliche gia’ vive un periodo nero per la stringente crisi economica e, da ultimo, per l’applicazione della direttiva Bolkestein che sta rivoluzionando il mondo dei balneatori e degli ambulanti costretti a convivere, come nel caso del mercato settimanale di via Amiterno allo Scalo, con la forte presenza di abusivi. “Un fenomeno che si fa fatica ad allontanare dal momento che all’arrivo della polizia municipale – racconta Tiberio – i venditori abusivi extracomunitari scappano salvo poi tornare nel proprio posto abusivo non appena le forze dell’ordine si allontanano. In tal senso auspichiamo maggiori azioni di controllo in quanto Confcommercio e’ da sempre a favore della legalita’ e non puo’ che schierarsi con decisione al fianco di quei commercianti che hanno contribuito a costruire nel comune senso civico una consuetudine di antica tradizione, un punto di riferimento per quello che hanno rappresentato e che, quindi, va salvaguardato a tutti i costi”.