L’Aquila. L’Associazione I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise ha portato la sua esperienza e le sue proposte al XVII Festival nazionale in corso a Bellano, provincia di Como. Con una nutrita delegazione di 21 sindaci e amministratori, l’Associazione regionale si è distinta nel convegno dedicato alle “Buone pratiche”.
Il Presidente regionale, Antonio Di Marco, ha illustrato il modello di lavoro adottato, basato sulla condivisione e la presenza costante sul territorio. “Abbiamo scelto di riunirci ogni mese in un borgo diverso,” ha spiegato Di Marco, sottolineando come questa pratica mantenga un confronto diretto con le amministrazioni e permetta di sviluppare proposte concrete.
Dall’esperienza maturata è nata una duplice proposta che mira a consolidare il futuro dei piccoli centri: un contributo Economico Dedicato: Di Marco ha avanzato la richiesta di inserire nel bilancio regionale un contributo economico specifico per i Comuni riconosciuti dall’Associazione nazionale. L’obiettivo è destinare risorse aggiuntive alla manutenzione e valorizzazione dei borghi, essenziali per mantenerli vivi, accoglienti e attrattivi; e la tutela dell’Identità Architettonica: In qualità di consigliere regionale, Di Marco ha evidenziato l’impegno sul piano normativo. Grazie alla collaborazione con Antonio Luna (membro del Comitato scientifico dei Borghi), è stato presentato un emendamento al Progetto di Legge regionale n. 9/2024 per la promozione della qualità architettonica. L’emendamento chiede di riconoscere e tutelare l’identità architettonica dei borghi come parte integrante del patrimonio territoriale abruzzese.
Il Presidente Di Marco ha evidenziato l’importanza dei confronti e degli incontri tenuti a Bellano con figure di spicco come Oscar Farinetti, Osvaldo Bevilacqua e Dina Ravera (Banca Intesa). Queste personalità rappresentano, a suo avviso, i tre fattori propulsivi per il rilancio delle aree interne:
- Marketing e Storytelling: Fondamentali per far emergere i borghi e restare nell’attenzione dell’opinione pubblica.
- Turismo: Come leva di sviluppo sostenibile.
- Economia: Il supporto finanziario necessario per gli investimenti.
“Solo con un impegno condiviso possiamo custodire la nostra identità culturale e architettonica, trasformandola in una leva di sviluppo sostenibile e di coesione sociale,” ha concluso Di Marco, ringraziando la folta delegazione e gli amministratori per la partecipazione, che ribadisce l’impegno nel promuovere i piccoli centri come cuore pulsante della cultura e dell’attrattiva turistica del Paese.