L’Aquila. I benefici dell’attività fisica nei pazienti trapiantati: sarà questo il tema al centro del convegno in programma domani, sabato 24 maggio all’Aquila, alle ore 9.00, nella sala Ipogea del palazzo dell’Emiciclo.
“La salute a portata di passo” è il titolo dei lavori, organizzati dalla dott.ssa Daniela Maccarone, responsabile Centro trapianti Asl 1 Abruzzo, e dal prof. Fabio Vistoli, direttore della chirurgia generale e della chirurgia dei trapianti dell’ospedale di L’Aquila. Il sottotitolo del convegno, che è aperto a tutti i cittadini, è ‘muoversi per vivere meglio: trapianto, attività fisica, una vita più sana’. Al termine dei lavori, ai quali saranno presenti pazienti trapiantati e cittadini, è in programma una passeggiata dall’Emiciclo a Collemaggio. L’intento dell’iniziativa, al di là della necessità di sottolineare l’importanza del movimento in termini di vantaggi per chi ha subito un trapianto, è anche quello di tener vivo il messaggio sociale ed etico della donazione d’organi che permette di effettuare trapianti e di salvare o migliorare la vita di altre persone.
Da gennaio a oggi, all’ospedale di L’Aquila, sono stati compiuti 18 trapianti di rene da donatore deceduto e 2 da vivente mentre lo scorso anno 42 da deceduto e 6 vivente. I dati parziali dell’anno corrente sono sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno. Donare è un gesto di grande altruismo e può essere espresso al momento del rinnovo della carta d’identità all’Anagrafe del Comune di residenza.
L’ospedale di L’Aquila, che ospita il centro regionale trapianti Abruzzo e Molise, svolge da molti anni un ruolo cruciale nel trapianto di reni e nel prelievo di organi destinati a essere trasferiti in altre Regioni, laddove si manifesta il bisogno di trapiantare organi.
Ciascuna operazione di prelievo d’organo, infatti, comporta l’attivazione di una complessa macchina organizzativa che coinvolge numerosi servizi e reparti dell’ospedale, chiamati a lavorare in sintonia e in sincronia per rispettare la rigorosa tempistica che scandisce le procedure. Con la professionalità degli operatori e il sostegno assicurato dalla direzione aziendale, guidata dal manager Ferdinando Romano, il presidio aquilano ha progressivamente alzato gli standard professionali e di qualità, ribadendo il proprio ruolo di crocevia, a livello nazionale, della rete trapiantologica.