Roma. “Habemus Papam! Qui sibi nomen imposuit”, con questa antica formula latina il mondo ha conosciuto il suo nuovo Vescovo di Roma, Papa Leone XIV: Robert Francis Prevost. “Vorrei che il mio saluto di pace raggiungesse i vostri cuori e le vostre famiglie, la pace sia con voi”, le prime parole del Pontefice.
Il nome del successore di Pietro è stato annunciato in un momento di grande emozione, il mondo intero ha assistito, con gli occhi rivolti verso la loggia, alla cerimonia di nomina del nuovo Vescovo di Roma tra lacrime di gioia e senso di unione nella fede. Alla vista del Pontefice un boato si è levato dalla folla. Con l’antica formula latina “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Qui sibi nomen imposuit”, ” Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa! Il nome che si è dato è”, la Chiesa cattolica ha annunciato ufficialmente il nome di Papa Leone Quattordicesimo, simbolo di continuità e rinnovamento per milioni di fedeli. L’evento, che richiama secoli di storia e di fede, ha riunito il “popolo di Dio” in piazza San Pietro, dove il Santo Padre è stato presentato al mondo.
Robert Francis Prevost è nato a Chicago, nell’Illinois, il 14 settembre 1955 da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph. Il 3 novembre 2014 papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico di Chiclayo e vescovo titolare di Sufar. Il 7 dello stesso mese ha preso possesso della diocesi alla presenza del nunzio apostolico James Patrick Green e del collegio dei consultori. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 12 dicembre successivo nella cattedrale di Santa Maria a Chiclayo dall’arcivescovo James Patrick Green, nunzio apostolico in Perù, co-consacranti il vescovo emerito di Chiclayo Jesús Moliné Labarte e l’arcivescovo metropolita di Ayacucho Salvador Piñeiro García-Calderón. Il 26 settembre 2015 lo stesso pontefice lo ha nominato vescovo di quella sede. Nel maggio del 2017 ha compiuto la visita ad limina. Dal marzo del 2018 al gennaio 2023 è stato secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana. In seno alla stessa è stato presidente della commissione per la cultura e l’educazione e membro del consiglio economico. Il 15 aprile 2020 lo stesso papa Francesco lo ha nominato anche amministratore apostolico sede vacante di Callao, ufficio che ha ricoperto fino al 26 maggio 2021. È stato membro della Congregazione per il clero dal 13 luglio 2019 e della Congregazione per i vescovi dal 21 novembre 2020.
Il 30 gennaio 2023 papa Francesco lo ha nominato prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina, conferendogli in pari tempo il titolo di arcivescovo-vescovo emerito di Chiclayo; è succeduto al cardinale Marc Ouellet, dimessosi per raggiunti limiti di età. Ha iniziato a svolgere entrambi gli incarichi a partire dal 12 aprile 2023.
È stato membro dei Dicasteri per la dottrina della fede, per le Chiese orientali, per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, per la cultura e l’educazione, e della sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l’evangelizzazione, dal 4 marzo 2023, del Dicastero per i testi legislativi, dal 14 giugno seguente, e della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, dal 4 ottobre dello stesso anno. Il 9 luglio 2023, al termine dell’Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale; nel concistoro del 30 settembre seguente lo ha creato cardinale diacono di Santa Monica. Il 28 gennaio 2024 ha preso possesso della diaconia. Il 6 febbraio 2025 papa Francesco ne ha stabilito l’ingresso nell’ordine dei vescovi assegnandogli il titolo della sede suburbicaria di Albano. Il 21 aprile 2025 è decaduto dai suoi incarichi curiali a motivo della dipartita di papa Francesco.
La fumata bianca è arrivata oggi dopo la quarta votazione. Un’ovazione si è alzata dalla piazza quando i fedeli hanno visto la fumata bianca che significa che il nuovo Papa è stato eletto proprio nel secondo giorno di Conclave. Di norma, il primo giorno si tiene una sola votazione (con un’unica fumata serale), mentre nei giorni successivi ci sono due votazioni al mattino e due al pomeriggio, con una fumata dopo ogni coppia di voti. Quindi, una fumata bianca al secondo giorno corrisponde alla quarta votazione complessiva.
Subito dopo la votazione il neo Papa riceve l’incarico dal cardinale anziano e si ritira nella cappella delle lacrime dove indossa una delle tre talari che sono state preparate. Può decidere se indossare anche gli altri paramenti come la stola. Poi rientra nella cappella Sistina nel posto che è stato preparato e lì riceve l’atto di omaggio di tutti i cardinali.