Pescara. Il regista Alessio Consorte, assistito dall’Avvocato Luca Presutti del Foro di Sulmona, ha annunciato oggi l’invio di una richiesta ufficiale al Ministero della Cultura e alla Direzione Regionale Musei Abruzzo per ottenere l’autorizzazione a condurre nuove indagini scientifiche. sul Guerriero di Capestrano.
A tal fine, è stato avviato un contatto con la società americana Quantum Space AI, specializzata in tecnologie avanzate per la documentazione e l’analisi non invasiva delle opere d’arte, disponibile per analisi di autenticità con tecnologia d’avanguardia.
“Non esistono documenti scientifici ufficiali che attestino l’autenticità delle opere”, ha dichiarato Consorte, “e dopo la relazione del Commissario ad Acta nominato dal TAR dell’Abruzzo, che ha rilevato l’assenza di analisi chimiche XRF formalmente validate, riteniamo sia giunto il momento di indagare con pieno rigore”.
L’iniziativa nasce dalla volontà di fare piena luce sulla storia e la natura dei reperti, utilizzando strumenti scientifici non invasivi e tecnologie di nuova generazione. Oltre alla collaborazione con Quantum Space AI – che metterebbe a disposizione il proprio sistema brevettato di rilevamento, intelligenza artificiale e comparazione su base archivistica – la richiesta include anche l’uso di XRF, XRD, spettroscopia Raman e FT-IR, in collaborazione con diagnostici indipendenti e specialisti del settore.
Lo studio si concentrerà su elementi chiave come la policromia ed i punti di frattura e ricostruzione. Saranno inoltre effettuati raffronti con opere autentiche grazie all’accesso a un ampio archivio digitale, sviluppando un confronto sistematico con altre opere che condividono le stesse caratteristiche fondamentali, ovvero il materiale, il periodo storico ed il contesto culturale.
“Il nostro unico obiettivo,” dichiara il team di Quantum Space AI, “è offrire strumenti diagnostici affidabili e replicabili che permettano alle istituzioni di prendere decisioni su basi tecniche solide, al di là di ogni giudizio precostituito. La nostra metodologia è pensata per affiancare conservatori, studiosi e musei nella tutela e comprensione delle opere”.
A seguito dell’inchiesta giornalistica condotta sulle opere in questione – successivamente trasformata nel film-inchiesta “Il Guerriero mi pare strano” – il regista Alessio Consorte ha sempre sostenuto che si tratti di realizzazioni risalenti al 1934, anno del loro ritrovamento.
Alberto Finadri, Co-Founder e CEO di QuantumSpace AI, conferma la disponibilità della società americana a contribuire allo studio delle statue di Capestrano, mettendo a disposizione, in modo rigoroso e trasparente, le proprie tecnologie di analisi.
“Quantum Space AI è una realtà specializzata nell’analisi avanzata di opere d’arte attraverso sistemi basati su intelligenza artificiale e visione computazionale”, dichiara lo stesso Fiandri.
Continua poi dicendo: “Il nostro approccio non è interpretativo: generiamo dati tecnici oggettivi, replicabili, e fondati su modelli matematici, che possono essere utili per approfondire, confrontare e documentare.
Riteniamo che il confronto tra scienza e patrimonio sia una risorsa preziosa. Il nostro unico obiettivo è offrire strumenti capaci di ampliare la conoscenza e rafforzare la fiducia nella ricerca. Ogni opera custodisce una storia complessa che merita di essere ascoltata anche attraverso il linguaggio dei dati. Mettere la tecnologia al servizio del patrimonio significa aprire nuove prospettive di comprensione, nel rispetto della memoria e con lo sguardo rivolto al futuro”.