Guardiagrele. L’associazione Salute è Diritto che da anni opera a difesa e per il potenziamento dell’ospedale di Guardiagrele, torna a chiedere alla politica regionale abruzzese ed alla Asl, la realizzazione di un’elisuperficie per l’atterraggio di elisoccorso e non solo presso l’ospedale di Guardiagrele.
E lo fa, dopo che nella mattinata odierna c’è stato l’ultimo intervento dove purtroppo è deceduta una persona giovane.
Infatti, l’elicottero del 118 ha sorvolato ripetutamente sopra al quartiere dei Cappuccini nella speranza di trovare un terreno adatto all’atterraggio. Tentativo andato più volte a vuoto.
Quindi, l’equipaggio ha cambiato rotta andando ad atterrare presso il parcheggio del nosocomio che fortunatamente era libero essendo domenica mattina.
Una volta giunti sul posto, parlando con alcuni uomini dell’equipaggio,hanno riferito che purtroppo ad ogni chiamata dal territorio di Guardiagrele c’è sempre il problema dell’atterraggio essendo il territorio particolarmente collinare, quindi con pochissime aree pianeggianti ( e spesso distanti ) e con molte abitazioni nella zona centrale e periferica che rendono impossibile l’atterraggio del velivolo.
Il sodalizio, con l’aiuto dell’amministrazione comunale, insieme al Sindaco Donatello Di Prinzio ha da tempo individuato un area per la realizzazione dell’opera proprio adiacente all’ospedale guardiese. Ha inoltre inviato un’idea di realizzazione alla regione ed alla Asl.
Lo stesso Sindaco Di Prinzio ha più volte chiesto informazioni sulla sua realizzazione.
“Non ci risulta però che ad oggi niente si sia mosso a riguardo.
Essendo un’opera importantissima per la sicurezza e per la stessa vita delle persone che vivono a Guardiagrele e dintorni ( ma anche nel periodo estivo con la presenza di numerosi turisti ed in quello invernale ), si auspica che la politica regionale, la Asl e tutti gli enti di competenza, possano finalmente prendere a cuore la realizzazione di questa opera strategica!
Accorciando così i tempi del soccorso. Ma soprattutto evitando voli inutili e perdite di tempo che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte”, dichiara l’Associazione.