
Chieti. Sono trentacinque i lavoratori in nero o irregolari e numerose le violazioni amministrative per inosservanza delle norme connesse all’organizzazione di eventi e spettacoli scoperte dalla Guardia di Finanza di Chieti e Ortona nell’ambito di controlli effettuati in locali notturni e stabilimenti balneari.
Molti dei lavoratori irregolari individuati, sono stati scoperti in esercizi di ristorazione, stabilimenti balneari ed
in locali di intrattenimento: in di due soli locali da intrattenimento i finanzieri hanno scoperto ben 20 dipendenti
in nero. Per otto delle attività ispezionate, una volta accertata la sussistenza dei presupposti idonei a configurare il lavoratore in “nero”, è stata avviata la procedura di irrogazione della cosiddetta “maxi-sanzione”, che va da un minimo di 1.800 euro a un massimo di 10.800 euro per ciascuno di essi. Per sette di queste, altresì, è stato richiesto all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività per aver impiegato manodopera irregolare in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori assunti. L’attività della Finanza si è svolta anche attraverso una serie di verifiche sulla corretta gestione delle attività in occasione della movida teatina e che hanno fatto registrare un elevato afflusso di persone: le irregolarità sono state rilevate in più ambiti dal momento che le comunicazioni presentate ovvero Scia, agibilità, licenze, commissione di vigilanza, certificato prevenzione incendi, non sono risultate adeguate. Il comandante provinciale della Finanza, il colonnello Michele Iadarola, ha sottolineato come “il lavoro nero rappresenti una piaga per l’intero sistema economico in quanto sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste. Altro aspetto negativo, evidenzia altresì Iadarola – è quello della mancata tutela del lavoratore dal punto di vista assistenziale, assicurativo e previdenziale che, a causa del mancato versamento dei contributi, attualmente in fase di esatta quantificazione, comporterà la segnalazione di rito agli uffici competenti per le successive incombenze amministrative circa l’inquadramento e la regolarizzazione delle posizioni lavorative constatate”.

