L’Aquila.“Mentre le famiglie aspettano ancora i 1.000 euro della Regione Abruzzo promessi da Marsilio e Meloni e i sanitari reclamano legittimamente dispositivi e tamponi per tutelarsi dal Covid e continuare a stare in trincea, l’esecutivo regionale vara una delibera che, nata per ridisegnare competenze e carichi di lavoro di alcune poltrone, rischia di provocare solo frizioni a tutto l’apparato dirigenziale, a scapito proprio dell’efficienza dell’Ente”, caustico il gruppo Pd in Consiglio sull’atto di Giunta circolato sui media in mattinata e su cui l’assessore Liris ha dovuto chiarire.
In un primo momento si pensava infatti a una delibera contenente aumenti delle indennità dirigenziali generalizzate, tanto che l’assessore Liris è stato costretto a precisare motivazioni e portata del provvedimento, che però sembra non essere stato accolto con l’attesa “lungimiranza” nelle stanze della Regione. “Stralciata la parte sugli aumenti dei direttori e del direttore generale dell’ente, l’atto avrebbe dovuto calibrare compensi e ruoli dirigenziali, ma sta invece generando solo mugugni e frizioni”, spiegano il capogruppo Pd Silvio Paolucci e i consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci. “Innanzitutto perché è un atto inopportuno e non a costo zero per la Regione, perché la somma della rimodulazione comunque prevede un costo aggiuntivo checché ne dica Liris. Questo, mentre abbiamo abruzzesi che aspettano il propagandato sostegno per vivere e che se non fosse per le risorse governative erogate dai comuni non saprebbero come affrontare questo momento. E mentre tanti operatori sanitari, in trincea sempre, sono ancora in attesa di Dpi e tamponi”.
“E’ poi una scelta, come detto, penalizzante e non coerente per la macchina amministrativa apicale, perché la delibera approvata a metà consente una revisione delle spettanze dei dirigenti dei servizi regionali, a chi sì e a chi no e di fatto non in base al peso e alle responsabilità. In poche parole, è inopportuna, ci costa di più e non affronta le questioni per cui era stata concepita. Noi siamo convinti che, al contrario di quanto sostenuto dal governo regionale, in questo modo non sarà possibile alcuna ripartenza, continuiamo a sottolinearlo pensando soprattutto a come hanno lasciato la sanità totalmente e colpevolmente sguarnita in queste settimane, dal dipartimento alle Asl. Ci chiediamo se”, continua il Pd,” il nuovo direttore abbia sottoscritto il contratto, nei fatti però L’irrazionalità delle decisioni assunte rispetto alla totale assenza della programmazione sanitaria la dice lunga sull’assenza di governance. Era una delibera necessaria in questo momento così delicato in cui bisogna invece assicurare il miglior funzionamento proprio del motore dell’ente? Di certo questa Giunta, ormai notoriamente lenta e pasticciona nell’amministrare, si sta specializzando nella produzione di gaffe: dopo quella dell’assessore-medico e staff in direzione generale della Asl, questa. Ci dispiace, però”, conclude il Pd,” che a pagarne le conseguenze siano, come al solito, gli abruzzesi che non occupano nessuna poltrona e che attendono i 1.000 euro, dopo le due conferenze stampa che li annunciavano: gli unici “fatti” a 14 giorni dall’approvazione della legge”.