Pescara. Nelle mense all’interno delle strutture delle forze armate e delle forze di polizia il personale in servizio non dovrà avere il green pass per potervi accedere.
Dopo l’entrata in vigore il 6 agosto del decreto che impone l’obbligo della certificazione per i servizi di ristorazione, sono state emanate infatti una serie di circolari e di direttive che disciplinano l’utilizzo del pass nelle strutture militari, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia prevedendo appunto che, nelle “mense obbligatorie di servizio”, il pass non serva.
La mensa, sottolineano diverse fonti degli apparati di sicurezza, è considerata alla stregua di un’attività di
servizio obbligatoria che non può essere preclusa e, dunque, non può esserci l’obbligo del pass.
“Le attività connesse con la fruizione del vitto – scrive ad esempio il capo della segreteria del Dipartimento di Pubblica
Sicurezza Sergio Bracco in una circolare inviata a tutti i reparti – sono consentite a tutto il personale, fermo
restando il rispetto dei protocolli o delle linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio”, dunque
distanziamento e mascherina. Stessa indicazione contenuta nelle direttive dei Carabinieri e della Gdf. L’obbligo
del pass è invece previsto per “persone esterne o ospiti” che vogliono accedere alle mense mentre in caso vi
siano accordi tra l’Amministrazione e strutture esterne, andrà “garantito anche al personale non munito di
certificazione verde Covid 19 la possibilità di consumare il pasto, laddove possibile, all’esterno della struttura,
assicurando, in alternativa, la fruizione in modalità take away”.
L’obbligo di avere il green pass, dice ancora la circolare, vale anche per l’accesso ai servizi di bar e ristoranti, “per il solo consumo al tavolo, al chiuso”, e per poter usufruire di di piscine, palestre e sport di squadra, sempre al chiuso.