L’Aquila. Cinque giorni in cui centinaia di persone hanno popolato il Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila e assistito a una esposizione in cui il Gran Sasso è stato raccontato in una veste inedita: la montagna intesa come scenografia dell’azione degli elementi della natura, che nel loro interagire e scontrarsi producono ambienti estremi, onirici, texture che evocano molteplici sensazioni e ricordi, e in cui lo sciatore irrompe con le sue traiettorie e i suoi tagli.
Un viaggio che parte dalla natura, ma che si rivela presto essere soprattutto introspettivo. Tra tanti emozionanti messaggi raccolti a supporto di questo aspetto, quello di Mattia, che commenta la Texture intitolata “Graffi di Vento” cogliendo esattamente l’intenzione dell’artista di comunicare attraverso l’azione del vento anche profonde vicende umane:” I solchi che mi ha lasciato la vita sulla pelle, io quando scio li imprimo sulla neve. Cercando di essere più delicato”.
Un pubblico sempre numeroso e proattivo ha partecipato con interesse anche ai Talk che si sono tenuti durante le serate di esposizione: da “Snow Brothers”, racconto della una bellissima due giorni con Tommaso Campana, Didier Barontini e Francois Abramovici, che hanno seguito Luca e Roberto in azione realizzando un documentario che ben descrive la loro passione e il loro affiatamento in montagna sia dal lato sportivo che artistico, passando per il documentario “Across Emptiness”, promosso dall’attivista e freerider Luca Albrisi, cofondatore di “The Outdoor Manifesto” che ha sensibilizzato con competenza sull’effetto dei cambiamenti climatici sul turismo invernale, e il lancio, a cura degli stessi organizzatori Luca e Roberto Parisse, del progetto Outdoor Photo Adventure con cui si propongono di insegnare le tecniche e i segreti del mestiere della fotografia outdoor nei contesti wild e mozzafiato che l’ecosistema abruzzese ha da offrire.
“Siamo riusciti nell’oneroso compito di riportare la montagna nel dibattito pubblico” dichiara Luca Parisse, “e siamo soddisfatti del fatto che si mantenga vivo un profondissimo legame sentimentale ed emotivo tra Aquilani e Gran Sasso, nonostante rimangano oggettive le difficoltà nel dargli piena valorizzazione. Sicuramente torneremo presto ad esporre la mostra Elementi sia a L’Aquila sia in altre città in Abruzzo e in Italia. Siamo già al lavoro per continuare a valorizzare il nostro meraviglioso territorio”.