L’Aquila. Rilevatori di raggi cosmici, droni volanti, telescopi di ultima generazione, e giri vincolati in mongolfiera sullo Stadio Fattori: questo e tanto altro è stato “Sharper: Notte Europea dei Ricercatori”. Il centro storico, da viale Nizza alla Villa Comunale, è stato, dal primo pomeriggio sino a notte inoltrata, completamente invaso da migliaia di persone. Più precisamente, secondo gli stessi organizzatori dell’evento sulla loro pagina facebook, dalle sedici in poi l’evento ha attirato ed incuriosito più di quindicimila visitatori. Non è cosa da tutti i giorni avere l’occasione di “chiacchierare” a tu per tu con filosofi, fisici, scienziati, ingegneri, archeologi… Insomma, con i fiori all’occhiello del sapere. Quale modo migliore per divulgare il sapere scientifico, azzerando la distanza che sempre più separa il grande pubblico dai ricercatori? Tutto è cominciato alle 14:00 nell’ aula magna del Dipartimento di Scienze Umane, con “Story Teller”, iniziativa in cui professori e scienziati hanno raccontato le lo preziose esperienze, le loro storie ed il loro contributo nel campo della ricerca; il tutto condito da quell’ accattivante atmosfera di allegria e di curiosità che ha segnato l’intera giornata. Particolarmente interessante l’intervento del professor Massimo Casacchia, ex direttore della Clinica Psichiatrica nel capoluogo ed ex professore universitario; raccontando la sua vita, soprattutto dopo il sisma, in cui era allo stesso tempo “medico” e “terremotato” ed in cui ha aiutato (nonostante le difficoltà) molte persone a rialzarsi, ha invitato i giovani presenti a non mollare mai nei momenti bui delle loro vite, continuando a lottare per ciò in cui credono. Alle 16:30 invece sono state aperte le varie location (oltre venti). E’ stato sorprendente vedere così tanti bambini imparare (giocando) l’importanza dell’alimentazione, con i volontari di Actionaid nei laboratori in Piazza della Villa, oppure in Piazza Duomo, muniti di camici e di guanti ,scoprire per la prima volta, grazie a tanti giovani ricercatori, cosa sia la chimica. Persone più anziane e non, parlare animatamente con gli illustri scienziati dei Laboratori del Gran Sasso, di neutrini e di acceleratori di particelle. Sempre in Piazza Duomo giovani ed adulti si sono divertiti nell’ originale Caccia al Tesoro “scientifica”, oppure, guidati dai ragazzi di “Arqueologia”, hanno avuto la possibilità di conoscere la bellezza e la storia della loro città, con i suoi monumenti e le sue piazze, grazie anche all’ uso dei QrCode. Ma la scienza è anche e soprattutto natura, come hanno dimostrato ad esempio i botanici del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino o lo staff del progetto “Aqualife”. Grande inoltre la partecipazione ai cosiddetti “Happy Hours” tra cittadini e ricercatori, nei bar e nei locali del centro storico. Le parole del delegato alla “Notte dei Ricercatori” dell’Università dell’ Aquila, sono in questo senso emblematiche:” La Notte dei Ricercatori vuole azzerare la “filiera” della comunicazione scientifica, mettendo questi ultimi(gli scienziati) direttamente a contatto con la società e con le domande della gente.” A sera ,nonostante il freddo, l’esibizione di alcune band di ricercatori ha concluso in bellezza la manifestazione. La passione per la conoscenza, la curiosità e l’entusiasmo saranno il ricordo indelebile della giornata di ieri. Un grande insegnamento quello degli scienziati che vi hanno partecipato, che, in un Italia tristemente famosa per i suoi tagli alla ricerca e all’ istruzione, hanno ricordato che la scienza e, più in generale, la cultura ,sono il motore di ogni Paese democratico, l’unico mezzo affinché la società progredisca. Diego Renzi