L’Aquila. “A Campo Imperatore è tutto pronto, manca la neve, speriamo scenda per aprire al più presto la stagione, anche prima di Natale”. Sono le parole di Dino Pignatelli, amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso, società partecipata del Comune dell’Aquila che gestisce la stazione invernale di Campo Imperatore, nel versante aquilano del Gran Sasso d’Italia.
La località invernale aquilana, a quota 2.200 metri, che non dispone dell’innevamento artificiale, può contare su 11 chilometri di piste con due impianti principali, la Scindarella e le Fontari. “Abbiamo preparato le piste, predisposto le barriere paraneve e gli impianti, abbiamo adeguato il sistema di controllo accessi, la funivia è funzionante, con la rete internet estesa anche alla Scindarella – prosegue l’ingegnere tecnico della montagna – Ci aspettiamo una stagione importante ma per questo serve che le temperature si abbassino e scenda la neve”.
Per la gestione della stazione, il sodalizio pubblico impiega circa 35 persone. Agli impianti si accede attraverso la funivia che parte da località Fonte Cerreto, alle falde del Gran Sasso, con una portata di circa 700 persone l’ora. Gli appassionati arrivavano prevalentemente, oltre che dall’Aquila e dall’Abruzzo, da Roma e delle regioni del centro sud, in particolare Marche. La stazione fa parte del consorzio Le Tre Nevi con le ‘consorelle’ Ovindoli e Campo Felice. A Campo Imperatore c’è l’omonimo albergo dove fu tenuto prigioniero, nel 1943, Benito Mussolini, in una stanza rimasta con l’allestimento dell’epoca. La struttura è al momento chiusa perché il Comune dell’Aquila, proprietario, deve iniziare la ristrutturazione attraverso un appalto del Provveditorato interregionale Lazio, Abruzzo, Sardegna.