L’Aquila. Dopo oltre venti giorni di ricerche ininterrotte sul massiccio del Gran Sasso, una notizia riaccende una speranza prudente nelle operazioni di soccorso. È stato ritrovato vivo Pirat, uno dei due cani che accompagnavano l’escursionista polacco Karol Brozek, 44 anni, disperso in alta quota insieme all’altro cane, Kraken.
Il ritrovamento è avvenuto nell’area di Campo Imperatore, nei pressi della seggiovia Le Fontari. A individuare l’animale, apparso provato e in evidente stato di denutrizione, è stato un appuntato dei Carabinieri forestali libero dal servizio, in forza al reparto del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il cane è stato subito preso in custodia dalla Guardia di Finanza e trasferito in una clinica veterinaria per le cure e i controlli sanitari necessari.
La notizia, confermata da Gianluca Museo, amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso, è stata accolta come un elemento di particolare rilievo nell’ambito delle attività in corso. Brozek risulta scomparso dal 19 novembre: le immagini della videocamera dell’Osservatorio di Campo Imperatore avevano registrato alle 8:15 di quella mattina la sua uscita dal camper insieme ai due cani, ultimo avvistamento certo prima della sparizione.
Da quel momento le ricerche, coordinate dalla Prefettura dell’Aquila, non si sono mai fermate. Il campo base è stato allestito a Fonte Cerreto e vede impegnate, in un’azione congiunta, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco dell’Aquila.
Il ritrovamento di Pirat, pur non chiarendo ancora la sorte dell’escursionista, rappresenta un nuovo e importante elemento per orientare le operazioni sul terreno, considerate tra le più complesse degli ultimi anni sul Gran Sasso.


