Chieti. Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha dichiarato oggi lo sciopero del personale del comparto sanità, prevista anche una manifestazione davanti a Montecitorio.“Inaccettabile il perdurare del blocco del contratto della Sanità e il disinteresse del governo verso i lavoratori del Sistema Sanitario Nazionale”. Interventi chirurgici e attività di laboratorio a rischio dunque nella giornata odierna, «verranno garantite soltanto le attività legate all’urgenza, mentre saranno a rischio numerosi interventi chirurgici già programmati, la radiologia e anche i prelievi del sangue», spiega Enrico Del Villano, segretario Provinciale Chieti del sindacato rappresentativo degli infermieri. Si è chiusa, quindi, con la proclamazione dello sciopero la vertenza del personale infermieristico e del comparto sanità promossa da Nursind per il perdurare delle gravi criticità legate alla valorizzazione economica e di carriera del personale e alla sempre più grave disoccupazione infermieristica. Nursind ritiene grave che agli incontri per il raffreddamento della vertenza sia mancata la presenza del Ministero della Funzione Pubblica e del MEF, mentre per il minacciato sciopero delle forze dell’ordine si era addirittura mosso il Presidente del Consiglio dei Ministri. Dobbiamo concludere che la Salute dei cittadini per questo governo vale meno della loro sicurezza. Accanto allo sciopero saranno attivate altre iniziative atte a sollecitare il governo e le forze politiche verso una soluzione che veda ripartire la contrattazione e lo sblocco del turn over. “Gli infermieri occupati e disoccupati ci chiedono a gran voce di manifestare il disagio che la categoria da anni sopporta – afferma il Segretario Nazionale dott. Andrea Bottega – perchè sono sempre maggiori le responsabilità, le esigenze organizzative e le aspettative degli assistiti. Senza una possibilità di valorizzazione del personale difficilmente si potranno realizzare quei cambiamenti al sistema che tutti auspicano.” “Le risorse economiche per il rinnovo dei contratti si possono ben trovare all’interno del sistema senza tagliare sui diritti o sui servizi – conclude il Segretario – ma ci sia data la possibilità di trasformare una parte di questi risparmi in risorse per la valorizzazione del lavoro degli infermieri.”