Teramo. L’Associazione Apicoltori d’Abruzzo (Ada), in collaborazione con l’Istituto Di Poppa-Rozzi di Teramo, promuove mercoledì 7 dicembre la prima “Festa di Sant’Ambrogio”, patrono delle api e degli apicoltori.
L’iniziativa prevede una tavola rotonda moderata dal professor Michele Amorena, Facoltà di Veterinaria dell’Università di Teramo, con inizio alle 16.30 nella sala conferenze del Consorzio Bim a Teramo.
Sul tema dell’incontro, dedicato alla “Gestione sanitaria degli alveari”, interverranno il presidente del Consorzio
Apistico di Ancona Sergio Cocciarini e il presidente dell’associazione Apif Giovanni Zucconi. Alle 18.30
l’evento prosegue nell’aula magna dell’Istituto Alberghiero “Di Poppa-Rozzi” con i saluti del Rettore
dell’Università di Teramo Dino Mastrocola, dell’assessore regionale Pietro Quaresimale, del presidente del Bim
Marco Di Nicola, del presidente del Parco Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra e del Vescovo di
Teramo Lorenzo Leuzzi che benedirà la statua lignea di Sant’Ambrogio. Seguiranno gli interventi del professor
Roberto Ricci su “Il miele di Sant’Ambrogio e il senso della Storia”, di Emilio Iacovanelli su “Una famiglia di
apicoltori: aneddoti e ricordi”, del professor Domenico Iobbi su “Il miele in cucina” e del proessor Amorena su
“Apicoltura e cambiamenti climatici”.
“Questa iniziativa – spiega il presidente di Ada Abruzzo, Vincenzo Cordoni – si propone di valorizzare un settore di rilievo regionale, istituendo la prima Festa dedicata a Sant’Ambrogio, patrono delle api e degli apicoltori. L’idea nasce da alcuni viaggi in Polonia, dove sono presenti apiari con statue del santo, e da cui proviene la statua lignea raffigurante Sant’Ambrogio che sarà portata per la benedizione solenne del Vescovo, nell’auspicio di avere un’ottima annata per la produzione del miele”. “Istituire nel nostro territorio una Festa dedicata a Sant’Ambrogio -conclude il vicepresidente dell’associazione Apicoltori d’Abruzzo Bernardo Di Marcangelo – significa creare attenzione anche da parte delle istituzioni ai vari livelli per il rilancio dell’intera filiera dell’apicoltura abruzzese, che necessita di adeguati interventi di supporto e programmazione”.