Pescara. Raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti, fauna selvatica incontrollata, moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali: sono i temi principali che saranno discussi oggi nelle assemblee organizzate in tutte le province d’Italia nella ‘giornata dell’orgoglio Coldiretti’: 96 assemblee per costruire le prossime battaglie in vista anche delle elezioni europee.
Tutto nell’anno delle celebrazioni degli 80 anni di Coldiretti. A Pescara l’evento si svolge in mattinata nel Museo delle Genti d’Abruzzo (auditorium Petruzzi) con il presidente regionale Pietropaolo Martinelli, il direttore regionale Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo, il presidente di Coldiretti Pescara Giuseppe Scorrano. Nella provincia di Teramo l’evento è alle 15 nel Blu Palace hotel di Mosciano Sant’Angelo: parteciperanno il presidente provinciale Emanuela Ripani e il direttore Roberto Rampazzo, con tutto il consiglio direttivo. Per la provincia di Chieti evento alle ore 18 nel polo museale Santo Spirito di Lanciano: lavori coordinati dal presidente Pier Carmine Tilli e dal direttore Luca Celestino. Per la provincia aquilana evento alle ore 18.30 nell’auditorium ‘E. Fermi’ di Celano alla presenza del presidente Alfonso Raffaele e del direttore Domenico Roselli. A tutte le assemblee parteciperà Alessandro Apolito, capo del servizio tecnico della Confederazione nazionale. In Abruzzo la giornata coincide con l’inizio della raccolta firme per una legge popolare europea che garantisca trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti con l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi che deve diventare una priorità. “Il 30 aprile – recita una nota Coldiretti – sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero”.