Chieti. Antonio Corrado, uno studente 29enne della facoltà di medicina dell’Università di Chieti, si è tolto la vita ieri nell’abitazione che condivideva con la sorella a Chieti Scalo. Il ragazzo era originario di Manduria, in provincia di Taranto.
Il corpo senza vita del giovane è stato trovato dalla sorella al suo rientro a casa nel pomeriggio di ieri. La giovane ha allertato subito i soccorsi, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Fratello e sorella condividevano un’abitazione vicino al campus universitario dove hanno sede le facoltà mediche, nel Villaggio Mediterraneo.
Sul posto è intervenuta la polizia scientifica per i rilievi.
Lo studente ha lasciato un block notes sulle cui pagine ha provato a spiegare i motivi del suo gesto: le bugie raccontate ai genitori sull’effettivo numero di esami sostenuti, l’insoddisfazione, il malessere e una vita che lui stesso avrebbe definito “inconcludente e inutile”.
Il giovane forse aveva covato un senso di inadeguatezza, un’ansia, la paura del fallimento che lo hanno travolto: lo studente era indietro con gli esami, su due in particolare si era come arenato ma sembra che ai familiari avesse detto di averli superati, forse sperando di farcela negli appelli successivi.
Ma probabilmente con il passare del tempo, ormai studente fuori corso e non vedendo avvicinarsi la meta della laurea, non ha retto più il peso di quella che lui evidentemente riteneva una situazione insostenibile, e che non poteva più essere nascosta.
E prima di attuare ciò tragico gesto, approfittando dell’assenza momentanea della sorella, pure studentessa, ha messo nero su bianco il suo disagio.
Solo il 2 marzo scorso si è uccisa a 27 anni, buttandosi giù da un dirupo a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, Diana, a cui mancava un solo esame, latino, per la laurea in Lettere moderne, schiacciata dal peso di aver comunicato a tutti la falsa data della sua laurea. Pochi mesi prima, il 28 novembre, Riccardo, 26 anni, aveva deciso di schiantarsi con l’auto tra Padova e Abano Terme: aveva annunciato la data della sua laurea in Scienze infermieristiche ma gli mancavano ancora alcuni esami per poterla ottenere.
Per terra, sull’asfalto, non è stato trovato nessun segno di frenata. I primi di febbraio di quest’anno, invece, una giovane di soli 19 anni si è impiccata nei bagni dell’Università di Milano. In una lettera di addio manoscritta la giovane riconduceva il gesto alla percezione fallimentare della propria vita e del proprio percorso di studio. A ottobre 2022 era stata la volta di un 23enne che a Bologna si era ucciso lanciandosi nel Reno: anche lui aveva annunciato la data della laurea ma ne era ancora lontano. Esattamente un anno prima uno studente di 29 anni abruzzese si era gettato da un ponte perché gli mancavano molti esami per laurearsi.