L’Aquila. Docenti e studenti dell’Università dell’Aquila hanno dato oggi il benvenuto ufficiale a uno studente rifugiato accolto dall’ateneo nell’ambito del progetto Unicore (University corridors for refugees) che offre a rifugiati residenti in Camerun, Malawi, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire gli studi.
Per ragioni legate all’incolumità del giovane ospite, la sua identità e la sua nazionalità non sono state rese pubbliche. Tuttavia, il giovane studente, di 27 anni, è intervenuto pubblicamente. “Sono felice di essere qui”, ha detto, “sono in Italia da un mese e voglio specializzarmi, con un master, nell’area del genio civile dove metterò a
frutto l’esperienza di lavoro sul campo acquisita in Camerun, il primo Paese che mi ha ospitato”.
Tra i docenti che lo hanno accolto, a palazzo Camponeschi, la professoressa Donatella Dominici del dipartimento di ingegneria civile, edile-architettura, ambientale. “L’Aquila come città”, ha detto la docente, “può costituire
un bel banco di prova per qualsiasi persona che voglia specializzarsi in ingegneria, in ambito pubblico”.
Il 27enne sarà dotato a brevissimo di un computer portatile assegnato in comodato d’uso. Allo stesso tempo, sta
studiando italiano in una chiesa della città. Al progetto collaborano Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Gandhi Charity, ed un’ampia
rete di partner locali.
Già nel 2020 è stato ospitato un altro giovane che si sta laureando in Applied data science. Alla quarta edizione di Unicore hanno aderito 33 atenei italiani. Gli studenti, 13 donne e 38 uomini, sono stati selezionati dagli stessi atenei sulla base del merito e della motivazione in seguito ad in bando pubblicato ad aprile 2022 e frequenteranno un programma di laurea magistrale della durata di due anni. Prima della partenza gli studenti hanno potuto frequentare un corso di lingua italiana messo a disposizione dalle Università per stranieri di Perugia e di Siena e dall’Università di Notre Dame.