L’Aquila. La storia del prosciugamento del Lago Fucino, dall’Imperatore Claudio al Principe Torlonia, raccontata attraverso luoghi significativi come l’Incile (dal latino ‘incisione, fessura’), punto di ingresso dell’acqua del lago, e i Cunicoli, discenderie costruite dai Romani per raggiungere lo scavo del canale sotterraneo lungo 5.63 km, ad Avezzano (L’Aquila). Poi, ancora, Chiesa di San Maurizio, Abbazia di Santa Maria Maggiore, Convento Ex Clarisse, Chiesa di San Nicola e la quattrocentesca Chiesa di San Tommaso Becket, tutti beni visitabili a Caramanico Terme, piccolo villaggio medievale a 650 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale della Majella, incluso dall’Anci tra i Borghi più belli d’Italia. Le preziose sorgenti sulfuree e oligominerali dal 1576 ne fanno uno fra i più esclusivi luoghi dedicati a benessere e salute. Sono tra le aperture straordinarie previste in Abruzzo Sabato 25 e domenica 26 marzo per la 25/a edizione delle Giornate Fai di Primavera.
Ma l’apertura eccezionale dell’Abruzzo, perché nessuno vi è mai entrato, è quella del Tunnel della Gran Sasso SpA, nella frazione di Assergi (L’Aquila). Il tunnel è stato costruito negli anni ’80 del Novecento in seguito alla scoperta di una enorme fonte di acqua rinvenuta durante i lavori di costruzione del tunnel del Gran Sasso per l’autostrada L’AquilaTeramo. La visita permette di osservare il complesso sistema idraulico dell’acquedotto che capta e convoglia l’acqua di un’unica sorgente rifornendo il capoluogo, i comuni della provincia e le zone del teramano. Funziona a gravità, fatta eccezione di un piccolo sollevamento per rifornire la base della funivia, i laboratori di fisica nucleare e le case costruite per ospitare gli sfollati del terremoto del 2009. L’acqua viene convogliata nella galleria di presa attraverso un sistema di condotte di drenaggio, che si riuniscono in un’unica condotta di 1 metro di diametro che a sua volta convoglia l’acqua in 6 vasche di capacità ridotta e in seguito in due serbatoi di accumulo e riserva, realizzati nella roccia. Le vasche hanno lo scopo di rallentare il decorso dell’acqua in modo da consentirne l’analisi prima che arrivi nei serbatoi di accumulo. L’acquedotto è realizzato con tubature d’acciaio di un diametro che varia da 15 a 70 centimentri e l’intera galleria è lunga 1.346 metri. Inclusa nel percorso di visita sarà inoltre la centralina che permette di valutare la qualità dell’acqua per la quale è stato avviato il procedimento per la certificazione di acqua minerale. Apertura:Domenica 26, ore 9.30 16.30. Si può entrare nel tunnel solo attraverso la navetta messa a disposizione dell’AMA e previa prenotazione obbligatoria al numero 331 7663184.


