L’Aquila. Voce ai sindacati e alle federazioni della sanità italiana, in occasione di una preziosa giornata di categoria. “Oggi, come ogni giorno, il pensiero e il più sincero ‘Grazie’ deve essere indirizzato proprio a tutti gli operatori sanitari, ma occorre evitare che tale giornata e i ringraziamenti siano solo di facciata, occorre evitare che le targhe e le medaglie sostituiscano, nelle coscienze di chi governa e della società civile, le reali necessità di questo sistema e dei suoi operatori, e pretendere azioni concrete volte al riconoscimento di una professionalità troppe volte dimenticata, e una dignità troppe volte calpestata”. Così in una nota il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Carlo Palermo che aggiunge: “Vogliamo dedicare questa giornata a tutti i colleghi che ogni giorno, anche prima di quel maledetto 20 febbraio di due anni fa e testimoni ancora oggi delle conseguenze della pandemia, hanno curato curano e cureranno, con abnegazione, impegno, rispettando nel lavoro quotidiano tutti principi dell’articolo 32 della nostra Costituzione”. “Non inviamo auguri di facciata, non inviamo sorrisi scontati, ma solo un serio, reale, spontaneo abbraccio, un abbraccio – afferma Palermo – che ci ha uniti virtualmente in questi due anni e che oggi siamo convinti possa trasmetterci quella forza imprescindibile per rialzarci e continuare a correre insieme verso un sistema sanitario ancora equo e universalistico”.
I farmacisti “hanno pagato un tributo enorme nel corso della pandemia, persino in termini di vite umane. Tuttavia questa giornata deve rappresentare non solo un momento di commemorazione, ma anche di rilancio”. Così in una nota il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli, in occasione della 2/a Giornata nazionale per il personale sanitario e socio-sanitario e del volontariato. “La pandemia stessa – prosegue Mandelli – ci ha aperto gli occhi sull’importanza di tornare a investire e puntare sulla sanità territoriale, della quale la farmacia dei servizi rappresenta uno dei capisaldi, come ha ricordato mercoledì scorso il ministro Speranza. Proprio con questo spirito i farmacisti vivono la giornata odierna: orgogliosi del ruolo che hanno svolto negli ultimi due anni, ancora commossi per i colleghi scomparsi durante la pandemia, ma pronti ad accogliere in prima linea le sfide future della sanità. Come sempre in collaborazione con tutti gli attori del sistema, con i volontari e con le nuove professioni e organizzazioni che si vanno profilando – conclude Mandelli – anche in conseguenza dell’implementazione del Pnrr”.
Nella giornata di oggi “i medici si onorano con il dialogo e la proposta, per la vera evoluzione di una medicina generale fiduciaria e di prossimità”. Così in una nota la Federazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg) che nella commemorazone della 2/a Giornata del personale sanitario e socio-sanitario, a due anni dal primo caso accertato di Covid in Italia, “vuole ricordare ancora una volta i 370 medici, in maggior parte medici di famiglia, e tutti gli operatori della salute deceduti a causa del virus , la Federazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg). “Due giorni fa il Governo, nel dare ristoro alle famiglie delle vittime, ha dato prova di una sensibilità che ora dovrà rivolgersi con pari determinazione, intesa come l’atto concreto che consegue al dialogo e alla concertazione, alle politiche di riforma che i cittadini meritano, attraverso la valorizzazione del Servizio Sanitario Nazionale”, afferma la Fimmg, sottolineando che “da due anni di pandemia la categoria dei Medici di Medicina Generale esce stanca, talvolta maltrattata da qualche opinionista in cattiva fede, ma non sconfitta e crede ancora alla possibilità di recuperare il dialogo con tutte le istituzioni, dal Ministero alle Regioni”.
“Dialogo che per Fimmg”, dice la Federazione, “deve condurre a politiche di vantaggio per i nostri assistiti attraverso azioni di apertura e non di chiusura o addirittura di scioperi minacciati durante la firma di un Accordo. È infatti ripartita e confidiamo che prosegua una stagione di rinnovamento contrattuale che nell’ottica delle parole chiave della fiduciarietà, della prossimità e della domiciliarità sarà complementare alla realizzazione del Pnrr per dare sostanza alla nuova architettura della sanità”. Ovvero, ricorda la Fimmg, la semplificazione dei percorsi e il miglioramento dell’intensità assistenziale, a partire dalla rete degli spoke dei nostri studi sul territorio. “Semplificazione che si realizza attraverso l’eliminazione della burocrazia, e non con la mera trasformazione della burocrazia da cartacea a informatica, nonché attraverso il coordinamento delle diverse figure professionali che dialogano con strumenti che ne valorizzino le specificità professionali accorciando le distanze e realizzando la continuità dell’assistenza tra spoke e hub, tra territorio e ospedale, tra livello fiduciario e livello specialistico”, conclude la Fimmg.