Pecara. Sostenibilità, innovazione e inclusività sono le nuove rotte della portualità turistica italiana. È quanto emerso dal convegno nazionale dei Blue Marina Awards, svoltosi nei giorni scorsi al Padiglione Becci del Marina di Pescara, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici, operatori del settore e stakeholder nazionali.
Con il titolo “Il futuro dei porti turistici: i porti turistici del futuro”, l’evento ha messo al centro del dibattito il ruolo strategico dei marina nella transizione ecologica, digitale, energetica e culturale, oltre che nel rilancio economico e turistico dei territori costieri.
I Blue Marina Awards sono il primo programma di certificazione in Italia pensato per valorizzare concretamente la gestione sostenibile dei porti turistici. I criteri di valutazione – suddivisi in ambiti ESG, digitalizzazione, inclusione, innovazione, transizione energetica, accoglienza turistica al supporto della valorizzazione dei territori – sono misurabili, verificabili e valutati dall’ente terzo di verifica e certificazione RINA.
Il segretario generale Autorità di Sistema Portuale Mar Adriatico Centrale, Salvatore Minervino, ha sottolineato l’importanza di diffondere buone pratiche: «I Blue Marina Awards rappresentano un’importante azione per diffondere modelli positivi anche di interazione fra il mare e il territorio e creazione di valore. Un vanto per chi come noi gestisce le concessioni demaniali per avere porti che possono dimostrare il loro virtuosismo su temi oggi importanti».
«Oggi, più che mai, i porti turistici non sono solo infrastrutture, ma snodi di futuro, crocevia tra ambiente, innovazione, inclusione e sviluppo territoriale», ha dichiarato Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione Abruzzo. «La Regione è pronta a sostenere questo cambio di paradigma con politiche integrate e risorse mirate».
Tra i temi affrontati: rimozione delle plastiche in mare, analisi dello stato di salute del mare grazie a droni e boe intelligenti, certificazioni ESG; transizione energetica attraverso modelli di autoproduzione da fonti rinnovabili; mobilità sostenibile e turismo esperienziale attraverso sistemi di ricarica bici con sistemi integrati di fruizione del territorio e creazione di community; transizione digitale e intelligenza artificiale a supporto dell’accoglienza turistica: totem intelligenti indirizzano gli ospiti del marina, migliorando l’esperienza e semplificando il lavoro; sport e vela come strumenti di aggregazione, destagionalizzazione e creazione di valore nei territori costieri; inclusività, accessibilità, comfort e fruizione di servizi materiali ed immateriali per tutti; valorizzazione dell’eritaggio culturale del mare, delle tradizioni e integrazione con le comunità locali; filiere dei beni culturali e paesaggistici, itinerari integrati di mare e di terra che rafforzano il legame tra portualità turistica e territori, tra porto e città, creando nuove opportunità di sviluppo sostenibile e promozione identitaria.
Tutti temi interconnessi tra loro che hanno animato la giornata per un cambiamento concreto. «I Blue Marina Awards sono un sistema di valutazione oggettivo che certifica le buone pratiche dei porti turistici italiani basato su parametri ESG, digitalizzazione, inclusione, accessibilità, transizione energetica e valorizzazione territoriale. Rappresentano un indicatore credibile e verificabile di virtuosità gestionale, validato da un ente terzo come il RINA che può essere un biglietto certificato, utile anche come elemento di valore a supporto del rinnovo delle concessioni demaniali», ha spiegato Walter Vassallo, fondatore e coordinatore dei Blue Marina Awards che ha moderato il convegno.
Nel corso del convegno sono intervenuti, tra gli altri, Bruno Santori, vicepresidente ASSONAT e direttore del Marina di Pescara, che ha sottolineato come il porto debba evolversi in una vera e propria piattaforma integrata al servizio del territorio, e Gianni Taucci, presidente del Marina di Pescara, che ha ribadito: «Il Marina deve essere un luogo vivo, aperto, in dialogo continuo con la città, le imprese e la comunità locale. Questo è il nostro impegno».
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Assonautica Pescara Chieti. «Assonautica ha promosso sin dall’ideazione i Blue Marina Awards come momento di confronto e crescita verso l’innovazione e la sostenibilità dei porti turistici», ha ricordato il presidente Francesco Di Filippo, che ha portato il suo saluto istituzionale anche in qualità di vicepresidente vicario di Assonautica Italiana, «ma ha voluto anche inserire, nei punti di valutazione, la presenza e la qualità dei servizi di accoglienza turistica delle strutture portuali ormai riconosciute come vere e proprie strutture di ricettività turistica e fattore importante di sviluppo del turismo nautico nel nostro Paese».
Il Rappresentante della WestMed della Commissione Europea e Responsabile del Laboratorio Strumenti per la Sostenibilità e la Circolarità di ENEA, Cristian Chiavetta, ha evidenziato come le recenti politiche comunitarie – in particolare il Transition Pathway for Tourism e l’European Agenda for Tourism 2030 – traccino una trasformazione profonda dell’ecosistema turistico europeo, fondata su sostenibilità ambientale, digitalizzazione e inclusione. «I Blue Marina Awards, ha dichiarato, «si inseriscono pienamente in questo scenario, rappresentando un’azione concreta e strategica per accompagnare i porti turistici italiani nella transizione sostenibile e nel conseguimento degli obiettivi europei».
Particolarmente apprezzato l’intervento di Francesco Ettorre, presidente della Federazione Italiana Vela: «Lo sport e la vela non sono solo passione, ma strumenti concreti di inclusione, valorizzazione dei territori e destagionalizzazione. I dati del nostro primo rapporto FIV-LUISS lo dimostrano: investire in portualità sportiva genera valore sociale ed economico».
Molti gli approfondimenti tecnici e i casi studio, dal progetto Pla.Mar 3 sul recupero delle plastiche, presentato da Piero Di Carlo (Università Chieti Pescara), ai totem smart per l’accoglienza turistica, illustrati da Matteo Locatelli (Innovation Group), fino alle testimonianze su accessibilità e inclusione del velista Marco Rossato.
La giornata ha fatto emergere come sviluppare porti turistici sostenibili significhi anche rafforzare le economie locali, attivando filiere dei beni culturali e paesaggistici capaci di generare valore, identità e occupazione nei territori costieri. In questo contesto gioca un ruolo importante anche la mobilità sostenibile. «Immaginare un porto che offre servizi per il cicloturismo, ricarica per e-bike ed esperienze green significa intercettare una domanda turistica in crescita e qualificata», ha evidenziato Daniele Damiani di Repower Italia SpA.
A chiudere i lavori, una degustazione di prodotti tipici del territorio, a cura della Cambusa di Assonautica in collaborazione con il Gal Terre Pescaresi e il Mercato Contadino, per ribadire il legame profondo tra porto, identità enogastronomica e turismo esperienziale.