Chieti. “Mare Nostrum”, questo il titolo del gioco sul mare presentato in conferenza stampa questa mattina a Pescara dalle sezioni locali del WWF Abruzzo. Il progetto, finanziato dal WWF Italia e realizzato dai WWF Chieti-Pescara, Teramo, Zona Frentana e Costa Teatina, e dall’Istituto Abruzzese Aree Protette WWF con la partecipazione della Cooperativa Terracoste, vuole affrontare in maniera ludica e coinvolgente le tematiche legate al Mar Mediterraneo e alla sua conservazione.
Si tratta di un gioco di percorso adatto a tutte le età. I partecipanti, guidati dal tabellone, partono da 4 diverse postazioni e cercano di raggiungere per primi la casella Arrivo. Durante il viaggio conoscono alcune meraviglie del mare e ottengono suggerimenti sui comportamenti corretti da seguire.
Il Mediterraneo è il più grande bacino semichiuso al mondo. La sua superficie rappresenta l’1% degli oceani ma le sue acque contengono il 10% di tutte le specie marine, quasi un quarto delle quali vivono solo qui. Nel nostro mare sono presenti giganti come il capodoglio e la balenottera comune, assieme a tursiopi, stenelle, foche monache, tartarughe, squali, tonni e pesci spada e fuori dall’acqua uccelli come berte e sterne.
Il messaggio che si vuole diffondere è proteggere il Mar Mediterraneo e garantirne i servizi ecosistemici, che generano, tra risorse e attività, un valore annuo di 450 miliardi di dollari: uno dei mari economicamente più importanti al mondo.
Per far questo occorre garantire spazio sufficiente per biodiversità e gestione sostenibile delle risorse, anche con la collaborazione tra istituzioni, paesi e organizzazioni. A oggi solo il 4,2% dell’intero spazio marittimo italiano è protetto, si arriva a un 5% se si considerano anche le misure di gestione spaziale della pesca. Nell’ultimo report del WWF Italia – “Sos Mare fuori. Minacce e soluzioni per la tutela del mare aperto” l’associazione chiede che l’Italia si attivi concretamente e con urgenza per tutelare invece il 30% di tutto lo spazio marittimo, con aree protette, Siti Natura 2000, ma anche misure di gestione della pesca efficaci. Il report del WWF denuncia l’assedio crescente alle risorse del mare pelagico, dove alla biodiversità resta solo un 27% teoricamente libero dagli impatti diretti (ma non da quelli indiretti e cumulativi). Il 73% degli stock ittici vengono inoltre tuttora pescati oltre i limiti sostenibili, più velocemente della capacità di riprodursi delle specie.
Il Mar Mediterraneo è la sesta grande zona di accumulo della plastica al mondo e il peggio avviene proprio in ambiente pelagico. Colpa dei rifiuti ma pure di reti e altri attrezzi da pesca abbandonati (detti fantasma), trappole mortali per tartarughe, cetacei e squali. L’inquinamento è aggravato dal traffico petrolifero (17% di quello mondiale) e dalle attività di estrazione al largo: ogni anno tra le 50.000 e le 100.000 tonnellate di prodotti petroliferi finiscono in mare “solo” per gli sversamenti illegali. Ad aggravare la condizione già compromessa c’è il cambiamento climatico in atto.
Con la presentazione del gioco il WWF Abruzzo apre la campagna Generazione Mare del WWF, che come di consueto, per tutta l’estate vedrà in azione migliaia di cittadini e volontari – aiutati da ricercatori, pescatori e gestori di aree marine protette – in centinaia di iniziative come le circa 100 attività di pulizia delle spiagge e dei fondali, la sorveglianza di spiagge per scovare le tracce di deposizione delle tartarughe marine e aiutare a recuperare gli individui feriti, citizen science per studiare la presenza di cetacei in 50 crociere di ricerca con gli esperti sulle Vele del Panda, corsi di formazione per guide whale watcher, sperimentazione di segnalatori acustici per il recupero degli attrezzi da pesca abbandonati… Anche in Abruzzo saranno organizzate tante iniziative. Per tenersi informati e partecipare si possono consultare le pagine social del WWF regionale e delle sezioni locali.
All’incontro ha partecipato anche Antonella D’Ilario, vicepresidente del Comitato Regionale Abruzzo della Federazione Italiana Nuoto con il quale il WWF Abruzzo ha in corso una collaborazione proprio per promuovere la salvaguardia dell’ecosistema marino. Alla Federazione è stata simbolicamente donata una copia del gioco del mare, così come alla Sezione di Pescara della Lega Navale Italiana che ha ospitato la conferenza stampa e che da anni collabora col WWF in azioni di sensibilizzazione alla tutela del mare.
- IL GIOCO
“Mare nostrum – alla scoperta delle meraviglie del Mediterraneo” è un classico gioco di percorso con tabellone, dado e pedine, realizzato dalla Cooperativa Terracoste su grafica curata da Antonella Rossetti e testi di Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti-Pescara, capofila del progetto, cui hanno preso parte anche WWF Teramo, WWF Zona Frentana e Costa Teatina e IAAP-WWF.
Si gioca su un tabellone come piattaforma con 4 postazioni di partenza (In fondo al mare, Nido di tartarughe, Scogli dei tesori, Blue Panda) e un percorso con caselle bianche e caselle speciali; vince chi raggiunge per primo in centro: Arrivo.
Alcune caselle speciali numerate aiuteranno, altre creeranno difficoltà nel procedere. Il percorso così strutturato dà informazioni utili su alcune meraviglie del mare e suggerimenti su comportamenti corretti da seguire che troveremo nella scheda “Leggi qui le indicazioni delle caselle speciali!”
Possono prendere parte più giocatori anche in gruppo ed è un gioco adatto a tutte le età.
Un “Manualetto di bordo” spiega perché il gioco è stato realizzato e fornisce importanti informazioni a partire dalle singole postazioni per poi passare ad alcune brevi descrizioni di specie che possiamo facilmente vedere mentre facciamo il bagno e/o vicino agli scogli.
Lo scopo è anche quello di suscitare curiosità per invogliare ad approfondire la conoscenza della vita in questo mare meraviglioso. E infatti nel “Manualetto di bordo” sono riportati alcuni link di riferimento, si accenna all’Agenda 2030 dell’ONU”, e si danno precise indicazioni su “Che cosa puoi fare tu”. La conclusione è un invito di Papa Francesco fondamentale per il futuro di tutti noi, cui il WWF si associa: Proteggi la nostra casa comune!