Teramo. E con il taglio del nastro è ufficialmente aperta la campagna elettorale anche per Gianni Chiodi. Ieri, dal suo quartier generale teramano, il governatore uscente della regione Abruzzo ha iniziato a percorrere la strada in “direzione futuro” come recita il suo slogan elettorale, che non è solo uno spot, ma il punto di arrivo, o meglio lo snodo da cui ripartire, di un percorso durato oltre cinque anni durante i quali la sua giunta ha lavorato per una regione migliore, quella di oggi, quella che si ritrova il debito ridotto di oltre un miliardo di euro grazie ad una seria politica di abbattimento dei costi della politica e della spesa pubblica. In tantissimi hanno ascoltato e applaudito il presidente che pensa con lungimiranza all’avvenire della regione che da canaglia è diventata virtuosa. “Se abbiamo la forza di sognare il futuro che vogliamo, allora abbiamo anche la responsabilità di realizzare quel sogno”, dice Chiodi ed aggiunge: “credo che la responsabilità sia uno dei valori più importanti per un politico. Credo anche che sia la strada maestra per chi desideri amministrare la cosa pubblica con serietà”. Oggi l’Abruzzo è una regione migliore rispetto al passato, una regione migliore di altre, una regione esempio per l’Europa che dispone di 300 milioni di euro in più, oltre ai fondi europei e nazionali già assegnati, per poterli investire domani per sostenere le famiglie e i giovani, per ridurre ulteriormente le tasse, per promuovere la green economy, per migliorare la mobilità stradale e ferroviaria, per mettere in sicurezza le scuole, per la tutela dell’ambiente, per abbattere le liste d’attesa in sanità e acquistare tecnologie all’avanguardia, per rivoluzionare la macchina amministrativa, per promuovere il settore agro alimentare e ittico, per puntare al turismo e alle attività culturali, per sostenere le imprese, l’occupazione, la ricerca e l’innovazione. Una campagna elettorale sobria e ricca solo di contenuti così vuole impostarla Chiodi che ha detto: “Non abbiamo finanziatori, non abbiamo dietro gruppi di potere”. Ha indicato la direzione ha dato il via ai suoi: e ora scatenate l’inferno! (g.r.)