Pianella. Un tranquillo tardo pomeriggio nel centro di una cittadina sconvolto dalla scoperta di un corpo senza vita all’interno di un rudere in ristrutturazione. Ieri shock a Pianella nel momento del ritrovamento del cadavere dell’architetto 32enne Gabriele Giancaterino, rinvenuto senza vita in una pozza di sangue dai suoi familiari, con un coltello conficcato nell’addome.
Al momento ogni ipotesi è aperta dall’aggressione al gesto volontario. Gli inquirenti, in questa fase, non escludono alcuna pista. Il giovane architetto di Penne aveva da poco comprato all’asta quell’antico rudere nel centro storico di Pianella e aveva deciso di ristrutturarlo da solo. Negli ultimi tempi Giancaterino si recava spesso nel rudere e anche ieri era lì, dove si è poi consumata la tragedia. Da una prima ricognizione cadaverica il medico legale avrebbe escluso segni di violenza e questo farebbe propendere per un gesto volontario, ma sarà l’esame autoptico a chiarire le dinamiche.
Le indagini sono affidate ai carabinieri del Comando Provinciale di Pescara guidato dal Colonnello Stefano Ranalletta e coordinate dai Magistrati giunti ieri, tardo pomeriggio, sul luogo della tragedia, il Sostituto Procuratore Gabriella De Lucia e il Procuratore Capo Giuseppe Bellelli. Intanto è stato sequestrato il telefono del 32enne e si spera nell’aiuto delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
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