Siracusa. “Difendere la sovranità alimentare significa consentire a tutti di poter accedere ad una alimentazione di qualità, tutelando le produzioni del nostro Paese accompagnandole nel processo di transizione ecologica ed ambientale con un percorso sostenibile”.
Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale d’Abruzzo Emanuele Imprudente, che detiene le deleghe ad Agricoltura, Caccia e pesca e Ambiente, nel corso dell’evento “Confronto sul futuro dell’agricoltura e della pesca con le istituzioni italiane ed europee” che si è tenuto questa mattina presso il Teatro comunale di Siracusa, nell’ambito del G7 Agricoltura e Pesca che si terrà in Sicilia dal 26 al 28 settembre prossimo.
Ad organizzare la trasferta siciliana l’Arap, azienda regionale per le Attività Produttive, nell’ambito del programma di promozione ed internazionalizzazione dei prodotti e del tessuto produttivo abruzzese.
Imprudente è intervenuto all’evento insieme agli altri assessori regionali al ramo, ai rappresentanti di Anci, Upi ed Uncem. Sono intervenuti, tra gli altri, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il sottosegretario Masaf, l’aquilano Luigi D’Eramo, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Veronika Vrecionovà, il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, Antonio Decaro.
“Nel corso del confronto un accento particolare è stato posto sui cambiamenti climatici e sulla necessità di affrontarli come in una situazione di emergenza – spiega Imprudente – condizione quindi fuori dalle azioni ordinarie. Bisogna immaginare delle soluzioni che consentano di tutelare le produzioni e di conseguenza tutto il nostro Paese”.
“Occorre accompagnare il processo di transizione nei settori dell’Agricoltura e della Pesca utilizzando anche innovazioni facilmente applicabili, concordando i possibili interventi con gli addetti ai lavori. Il confronto con agricoltori e pescatori sarà fondamentale per definire la nuova politica sulla quale lavorare a sostegno delle filiere produttive, della storia e delle nostre bellezze naturali”.