Pescara. Oggi pomeriggio è avvenuta la fusione tra Abruzzo Sviluppo e Fira (Finanziaria regionale abruzzese).
“Con la fusione di Abruzzo Sviluppo e Fira si raggiunge un importante obiettivo a cui in molti inizialmente non credevano. In poco più di un anno e mezzo, grazie all’impegno della giunta regionale, siamo riusciti a presentare e approvare la legge, completando un processo di fusione che ha vinto lo scetticismo generale”, ha affermato il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio.
“Oggi abbiamo una società nuova, che sarà al servizio dell’Abruzzo e delle sue imprese. Seguendo i consigli della Corte dei Conti, abbiamo razionalizzato i servizi offerti dalle due società, ormai al 100% della regione Abruzzo, che rischiavano in diverse situazioni di sovrapporre le proprie attività. Nasce oggi una società più forte, più vicina alle esigenze delle imprese e dell’economia abruzzese”, ha spiegato il presidente di regione.
“L’intento di questa operazione, infatti, è quello di rafforzare il sostegno al tessuto economico, composto sia da micro, piccole e medie imprese sia dalla grande industria, attraverso strumenti e misure agevolative che possano aumentarne la competitività nei mercati italiano e internazionale. Nel mese di gennaio”, ha concluso Marsilio, “verranno resi noti anche il nome della nuova società e la composizione del Cda”.
“La nuova società che nasce dalla fusione tra Fira e Abruzzo Sviluppo porterà ad un miglioramento dei servizi alle imprese e ai cittadini”, ha dichiarato invece l’assessore allo Sviluppo economico Daniele D’Amario. “Le due società in house della Regione Abruzzo”, ha aggiunto D’Amario, “rappresentano i bracci operativi dell’ente regionale in settori nevralgici e strategici dell’attività amministrativa e dell’economia abruzzese. La fusione deve quindi essere letta come un consolidamento della mission di entrambe le società, che rafforzerà l’attività di supporto e assistenza all’azione della Regione”.
Non è un caso che il lungo processo di fusione partito tre anni fa si conclude oggi alla vigilia della partenza della nuova programmazione europea dei fondi strutturali 2021-2027. “Ci attende una sfida senza precedenti”, ha concluso D’Amario, “in considerazione dell’elevata dotazione finanziaria (oltre un miliardo di euro, ndr) che l’Europa ci ha concesso per i programmi Fesr e Fse Plus. Bisognerà dare risposte certe e concrete in tema di servizi ad aziende, associazioni e enti locali che entreranno nella programmazione e, sono certo, la nuova società che nasce da questa fusione sarà in grado di fornirle”.