Pescara. I gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque arrestati per i reati di furto in abitazione, consumati e tentati, sono ricavati da una attenta attività di indagine svolta dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara.
Gli elementi di prova compendiati in maniera analitica ed esaustiva con richiesta di misura cautelare da parte del Pubblico Ministero Andrea Di Giovanni, fondata sulla notizia di reato dei Carabinieri di Pescara, riprodotta su ampio estratto, poiché gli episodi contestati vengono in essa ricostruiti secondo una congrua scelta di ordine
logico e temporale, utile alla comprensione dello svolgimento delle attività criminali oltre che con richiamo specifico ai mezzi di prova utilizzati.
Emerge inoltre chiaramente il concreto pericolo che gli indagati perseverino nell’azione delittuosa intrapresa e commettano altri reati della stessa specie di quelli per il quale si procede.
Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara dott. Fabrizio Cingolani, su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara, e sono state eseguite stamattina all’alba dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, con il concorso di personale del 5° nucleo elicotteri Carabinieri di Pescara.
All’ operazione, sono stati inoltre impiegati 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Pescara, con la collaborazione di personale della Compagnia Carabinieri di Montesilvano. L’intensa e paziente attività investigativa dei Carabinieri, diretta dalla Procura della Repubblica del capoluogo adriatico, ha permesso di accertare, nel corso dei mesi di indagine (marzo 2023 – giugno 2023) riscontri che hanno permesso anche l’arresto in flagranza di reato di alcuni degli odierni indagati che poco prima avevano perpetrato furti all’interno di abitazioni private.