Francavilla al Mare. In forte ritardo la realizzazione del terzo depuratore di Francavilla: i consiglieri Stella e Sarchese (M5S) chiedono l’intervento della Regione.
La depurazione delle acque nella regione Abruzzo rappresenta una delle principali criticità del nostro territorio. Una cattiva gestione della depurazione causa elevati livelli di inquinamento delle acque, con disastrose conseguenze non solo sull’ecosistema ma anche sul lato economico, per una regione che con circa 170 km di fascia costiera vanta una forte vocazione turistica balneare. Nel 2019 l’Abruzzo rientrava tra le regioni italiane bacchettate dalla Commissione Europea, che ha inviato una procedura di infrazione per mancata disposizione di adeguati sistemi di raccolta e trattamento delle acque di scarico urbane.
Sul capitolo acque reflue l’Italia sta subendo anche altre tre procedure di infrazione: una di queste ha già portato la Corte Ue a condannare il nostro Paese a pagare una multa di 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre settanta centri urbani o aree sprovvisti di reti fognarie e adeguati depuratori.
Dopo tali sanzioni alcune province e regioni sotto accusa si sono attivate per cercare di risolvere le criticità relative alla depurazione delle acque. A Francavilla al Mare, invece, non si hanno più notizie del nuovo depuratore delle acque da realizzarsi in località Valle Anzuca, i cui lavori erano stati annunciati nel 2015 dall’ACA (Azienda Comprensoriale Acquedottistica).
Sull’impianto nei pressi del fiume Alento gravano ritardi inaccettabili, dichiarano la consigliera regionale Barbara Stella e il consigliere comunale Livio Sarchese (entrambi del Movimento 5 Stelle). Dai documenti relativi alla pratica, sembrerebbe che il Genio Civile di Chieti non riesca ad ottenere una progettazione completa ed esaustiva da parte dell’azienda acquedottistica affidataria dell’opera. La carenza documentale sarebbe relativa al rischio idraulico annesso al progetto di realizzazione dell’impianto, rimesso dall’Aca al Genio Civile, il quale non conterrebbe misure adatte ad arginare il rischio di esondazione del fiume Alento. Pertanto, i consiglieri hanno chiesto alla Regione di intervenire al più presto al fine di risolvere questa annosa questione. L’opera riveste importanza strategica sul piano ambientale e turistico per le acque di balneazione non solo del litorale di Francavilla, ma anche delle città limitrofe.