L’Aquila. Nuovo colpo all’Aquila della squadra mobile contro la mafia nigeriana: si tratta di cinque fermi, che fanno seguito a quelli del 26 aprile in tutta Italia. L’operazione aveva portato allora all’arresto di 30 affiliati della Black Axe, presenti in 14 province italiane, con base operativa nel capoluogo abruzzese. Come riportato da AbruzzoLive, i reati ipotizzati sono quelli di associazione di stampo mafioso finalizzato al compimento di numerosi reati tra cui traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, truffe informatiche e riciclaggio, per un totale di quasi 100 capi di imputazione.
“Si tratta di una rapina violenta”, spiega Danilo Di Laura, dirigente della squadra mobile, nel corso della conferenza stampa nella Sala Calvitti della Questura, “avvenuta ai danni di un connazionale di questi rapinatori nigeriani il quale a seguito di una vincita in una sala scommesse di 5.5oo euro è stato in qualche modo avvicinato da questa banda che ha deciso di fare un agguato. Quindi i soggetti, premeditando la rapina, hanno deciso di coglierlo di sorpresa mentre passeggiava per strada e di derubarlo. Probabilmente i suoi aggressori erano coscienti che la vittima aveva sempre con se il denaro che era oggetto della vincita. Lo hanno accerchiato, aggredito, picchiato e alla fine derubato di parte di questa vincita (2mila euro) perché l’altra parte non era stata ancora riscossa e con l’occasione hanno anche distrutto il suo cellulare per evitare che chiamasse aiuto. Sul posto vi era un suo amico connazionale che ha cercato di difenderlo e allontanare questi soggetti i quali tuttavia la sera stessa hanno pensato bene di presentarsi a casa di questo testimone e amico della vittima per poi fargliela pagare. Si sono introdotti con la forza a casa sua, gli hanno spaccato una bottiglia di vetro in testa provocandogli lesione evidente sul cranio e poi lo hanno minacciato intimandogli di non denunciare nulla alle forze dell’ordine”.
Qualche giorno dopo, dunque, il malcapitato è stato accerchiato da tre persone che, sfruttando la forza intimidatrice dell’appartenenza ad una supposta associazione criminosa, pretendevano la consegna del denaro vinto e dopo averlo selvaggiamente picchiato, per conto del “capo dei neri”, gli hanno sottratto dalla tasca interna della giacca la somma di 2mila, che portava sempre con sé.
“Il rapinato, tuttavia, dopo una prima denuncia si è fatto coraggio: ha chiamato le forze dell’ordine quando i rapinatori si sono allontanati. Le volanti”, sottolinea, “hanno raccolto indizi preziosi e da lì hanno dato la possibilità alla squadra mobile di proseguire le indagini, sotto la direzione del sostituto procuratore della Repubblica, la dottoressa Ciccarelli. Sono stati individuati tutti gli autori e ha richiesto una misura cautelare in carcere, riconosciuta dal Gip del tribunale ordinario dell’Aquila. Oggi abbiamo catturato tre di questi soggetti, due sono ancora in corso”.