Teramo. Anche la Provincia di Teramo partecipa al secondo Forum Internazionale del Gran Sasso, che avrà inizio domani all’Università di Teramo, organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri con il tema “La prevenzione, via per un nuovo sviluppo”.
Il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, interverrà alle ore 16.30 (Aula Magna UniTe, polo Silvio Spaventa) nella sessione inaugurale presieduta dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli con le conclusioni del Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. La sessione “Architettura, città, beni culturali, museali e archeologici” (in programma il 21 giugno alle 9) è presieduta dall’architetto Lanfranco Cardinale, consigliere provinciale, insieme a Tatiana Kirova del Politecnico di Torino.
“Ci lavoriamo da quasi un anno e abbiamo costruito un percorso che consente di approcciare il tema da diversi punti di vista e con relatori di assoluto rilievo. Questo nella convinzione che occorre passare dal tradizionale tema della ricostruzione a quello ben più rilevante della prevenzione” dichiara il consigliere Cardinale, che aggiunge: “E’ necessario affiancare ai grandi temi della conoscenza, della conservazione e della valorizzazione del nostro patrimonio quello della loro messa in sicurezza. Nel nostro Paese è un tema di straordinaria rilevanza, se si tiene conto che a intervalli di circa dieci anni vi sono terremoti con esiti catastrofici. Un altro punto cruciale affrontato è quello del rapporto tra la qualità dell’architettura contemporanea e le preesistenze storiche, che può essere di grande stimolo per ritrovare la qualità nelle aree periferiche delle nostre città”.
Il Forum è organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) con il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali (ICCROM); con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia. L’iniziativa (che vanta prestigiose adesioni nazionali e internazionali) è costruito con diverse sessioni e in modo “da costituire un quadro organico sull’oggetto di riflessione, coinvolgendo in particolar modo le nuove generazioni, al fine di mettere in comune i talenti che ognuno di noi possiede. La prevenzione, infatti, abbraccia varie branche del sapere, dal settore medico a quello giuridico, ingegneristico, sismologico, astrofisico, agro-alimentare, ambientale, comunicativo, economico, psicologico, musicale, antropologico e inerente alla sicurezza, tutti aspetti questi che saranno ampiamente approfonditi nel corso delle 14 sessioni parallele del Forum, come si legge nella nota della Diocesi.