Pescara. “Il Governo ha trasformato la bozza di Decreto per il recepimento della nuova direttiva Via comunitaria appena inviato in Parlamento in un megaregalo per i petrolieri mettendo il bavaglio ai cittadini e agli enti locali su decine di progetti e permettendo di non smantellare le piattaforme e i relativi gasdotti e oleodotti in mare”. Lo denuncia il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua, che sottolinea come “prospezione in mare con airgun e coltivazione di idrocarburi in mare e a terra con produzione fino a 182.500 tonnellate di petrolio o 182,5 milioni di Mc di gas annua non faranno la Via obbligatoria”. “Si deciderà caso per caso se andare a Via, senza alcun contraddittorio con cittadini ed enti locali”, dicono gli attivisti, secondo cui nella proposta si nascondono “una miriade di favori grandi e piccoli alle multinazionali” e “regali specificatamente inventati a favore dei petrolieri”.
Quindi la richiesta “alle Regioni che dovranno dare il parere alla Conferenza StatoRegioni e ai parlamentari di aprire immediatamente un fronte con il Governo affinché la tutela ambientale e sanitaria risponda a principi rigorosi con alti standard di qualità e non vi siano escamotage o giochi al ribasso”. Secondo gli attivisti, “oggi il Governo, modificando gli allegati del Testo Unico dell’Ambiente, sceglie di abbassare le tutele invece di confermarle o aumentarle”. Per quanto riguarda invece i ‘regali ai petrolieri’, il Forum Acqua sottolinea che “si prevede un escamotage per evitare a fine produzione alle multinazionali di dover smontare le piattaforme oggi esistenti, nonché gasdotti e oleodotti sottomarini a queste connessi. Già immaginiamo i mille e fantasiosi usi che verranno proposti per queste strutture”, commentano gli ambientalisti, che parlano di “un vantaggio di centinaia di milioni di euro”.