L’Aquila. Lo zafferano di Navelli e il pecorino di Farindola, il caciocavallo di Pescocostanzo e le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, i migliori salumi e insaccati, tartufi, amaretti e ferratelle, sono solo una parte delle eccellenze gastronomiche abruzzesi, preparate con grande maestria dagli allievi dell’istituto alberghiero Leonardo da Vinci e che hanno oggi ‘incontrato’, in un connubio di profumo e tonalità di gusto, centodieci grandi rosé, il top della gamma mondiale, tra cui quindici cerasuoli abruzzesi. L’occasione, inedita nel suo genere, è stata rappresentata, nel ristorante “La Magione” papale nel capoluogo abruzzese, dalla terza ed ultima giornata di “Food & Rosé Selection by Cmb”, la prima edizione della sfida organizzata dal Concours Mondial de Bruxelles, in collaborazione con la Regione Abruzzo, una vetrina mondiale che ha portato in Abruzzo 45 giudici da venti paesi e oltre sessanta buyers. Dopo le sessioni di ieri alla ‘cieca’, senza conoscere l’etichetta dei vini premiati a marzo a Bruxelles con le Grandi medaglie d’oro e le Medaglie d’oro a marzo, oggi il compito dei giudici è stato quello di classificare ciascun rosato in base alla sua tipicità e capacità di sposarsi con otto categorie di piatti, aperitivo, pesce crudo, pesce cotto, salumi, carni cotte, cibi piccanti, formaggi e dessert. La premiazione avverrà in serata al ristorante “Villa Giulia” dell’Aquila. Ad essere apprezzati dai giudici è stata anche la qualità dei piatti serviti in assaggio, un motivo di orgoglio per l’istituto da Vinci frequentato all’Aquila da settecento studenti, dei quali venti in cucina e otto in sala, dei corsi di Cucina e Sala e vendita, si sono misurati nel “Food & Rosé selection” sotto la guida del docente di Sala Vincenzo Ambrosini, presidente nazionale associazione Maitre d’Hotel e del docente di cucina Valentino Ciccarelli. “Una bellissima esperienza, in primis per i nostri ragazzi”, ha commentato Ambrosini, “per loro è stata l’occasione, sia in sala che in cucina, di misurarsi con una ‘clientela’ di eccezione e di altissimo livello, proveniente da tanti Paesi del mondo. Importante per una buona formazione è testare sul campo quanto appreso a scuola”. Una partecipazione in linea, ha aggiunto, “con tanti eventi nel settore del vino a cui abbiamo partecipato per la loro alta valenza formativa, per sette anni siamo stati al Vinitaly e in altri importanti appuntamenti come l’International Merano wine festival. Anche per questo posso confermare che il cerasuolo abruzzese ha da tempo già varcato i confini dell’Abruzzo e dell’Italia, a partire da un vitigno nobile vinificato con un metodo esclusivo. Va colto il momento positivo e “Food & Rosé Selection” si muove in questa direzione”. Soddisfatto lo chef Ciccarelli, “La partecipazione a questo evento ha rappresentato una gran bella esperienza, è stato un piacere dare il meglio assieme ai nostri otto allievi in cucina, per proporre agli autorevoli ospiti, persone che hanno girato il mondo e hanno grande esperienza in tema di enogastronomia, i prodotti della terra abruzzese. E loro hanno davvero molto apprezzato”. Ha spiegato lo stesso, “tra i piatti elaborati che hanno accompagnato l’assaggio dei rosati, anche vere e proprie icone della nostra gastronomia, come le pallotte cace e ova e il brodetto di pesce alla vastese e ancora, le tagliatelle in crosta con salsa di ventricina piccante, il controfiletto di vitello bianco strascicato con salsa agli agrumi”. Il coinvolgimento dell’istituto alberghiero è stato fortemente voluto dalla regione Abruzzo, in particolare nella persona del vicepresidente, Emanuele Imprudente,che ha la delega all’agricoltura, per innervare l’evento anche di valori formativi, assieme a quello della promozione turistica e territoriale. “Esprimo una grande soddisfazione, dai nostri ospiti internazionali abbiamo ricevuto molti complimenti per l’organizzazione, ma anche per la bellezza del territorio, per la qualità dei prodotti enogastronomici che offre. È quello che volevamo ottenere con “Food & Rosé Selection”, veicolare nel mondo attraverso autorevoli ambasciatori, la bellezza, l’attrattività e la qualità dell’accoglienza in Abruzzo”, ha concluso Imprudente.