
“Il bando di cui parla oggi D’Incecco, che scade alle 24 – spiega Pettinari – si riferisce alle famiglie che hanno in casa minori la cui grave disabilità è derivante da una malattia rara. Ma la legge regionale n.43/2016 si riferisce ai familiari-caregiver di tutti i disabili gravissimi, senza distinzione di età e di patologia. La Regione invece ha dato le linee guida solo per le cosiddette patologie rare e non per tutti gli altri casi di disabilità gravissima previsti dalla normativa. E’ questo in sintesi ciò che abbiamo denunciato. D’Incecco dovrebbe saperlo anche perché questa distinzione è stata ben evidenziata nella lettera che ho inviato alla Giunta. Per quanto riguarda invece i 3 milioni e 800 mila euro che il Consigliere della Lega butta nel calderone, è da rilevare che quelli sono fondi europei e si riferiscono a un bando del 2018 che va a finanziare tramite voucher i servizi per i caregiver offerti da cooperative e da associazioni del terzo settore e non sono destinati direttamente ai familiari che, per prendersi cura dei propri cari, sono costretti a rinunciare al lavoro e quindi devono essere sostenuti dalla Regione. Un sostegno sacrosanto visto che occupandosi in prima persona dei loro familiari evitano che questi gravino sulle strutture del sistema sanitario pubblico”.
“Altre linee di intervento di quei fondi europei vanno a finanziare la formazione che permette ai caregiver di diventare “assistenti familiari”, qualifica, peraltro, non ancora riconosciuta livello nazionale, ed anche questa è un’altra storia rispetto alla nostra denuncia. Perciò invito D’Incecco a non giocare con i carteggi ma a prendere atto di quanto sta accadendo in Regione Abruzzo e di invitare la Giunta di cui è esponente a mettere in campo tutto quanto possibile per sbloccare prima della fine dell’anno 2020, almeno € 378.000,00 che restano di quel Milione e 400 mila euro che tanti cittadini stanno aspettando. Inoltre, mi permetto di sorridere quando un esponente di questa Giunta regionale invita a sorpassare la stagione del conflitto, soprattutto alla luce delle ultime azioni del presidente Marsilio che sta alimentato uno scontro istituzionale senza precedenti con il Ministero e che da mesi sembra più impegnato a seguire le direttive romane sull’opposizione al Governo Conte che a guidare l’Abruzzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Conclude Pettinari.