Sulmona. Il capo dello Stato Mattarella è arrivato a Sulmona per i funerali di Fabrizia Di Lorenzo, ad attenderlo fuori del Duomo il vescovo della città, Angelo Spina. In chiesa possono entrare solo i parenti e gli amici più stretti della famiglia: la folla è trattenuta al di là delle transenne. Sguardo impassibile, vitreo, occhi fissi sul feretro, ma nessuna commozione evidente, niente lacrime. Forse il dolore lacerante, incontrollabile, resta dentro, il pianto è già stato consumato nei giorni scorsi: così Giovanna, la madre di Fabrizia Di Lorenzo, ha accolto con il marito il feretro della figlia arrivato al Duomo.
Un lungo e composto applauso della folla ha salutato la bara portata a spalla dentro la chiesa per l’inizio dei funerali. “Fabrizia Di Lorenzo come un angelo con le ali aperte: lei che amava la vita con tanti ideali e molti valori, ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro”. Così nell’omelia il vescovo della diocesi di Sulmona Valva, monsognor Angelo Spina. ”Di fronte al mistero della morte la nostra ragione si ferma” ha proseguito “Dona conforto ai tuoi genitori guarda i giovani e questa nostra terra. Prega per loro e fa loro capire quando è prezioso il dono della vita perché tutti diventino ambasciatori di pace”. Anche all’uscita dalla chiesa un lungo applauso ha accolto il feretro: dietro la bara i genitori, poco dopo è apparso anche il Capo dello Stato Mattarella. La salma è stata trasportata nel cimitero di Sulmona per la tumulazione con cerimonia privata.
“É una terribile e insopportabile vicenda di sangue. Le istituzioni, le comunità e le collettività, devono riflettere per fare in modo che ogni territorio sia luogo di cittadinanza a partire dai Comuni”. Così il presidente della Regione Luciano D’Alfonso a margine dei funerali di Fabrizia Di Lorenzo, che si sono svolti questa mattina a Sulmona. “Oggi pregherò perché ho visto la famiglia, ho conosciuto il fratello che è un ragazzo al pari e straordinario come la sorella. Un ragazzo che sta studiando a Torino, ed è prossimo alla laurea. Spero che lui possa trovare il suo progetto di vita qui senza doversi allontanare. E poi c’è tanto coinvolgimento nell’accogliere il padre e la madre che hanno dato una lezione di dignità e di educazione”.