L’Aquila. Float house, ovvero una casa galleggiante sul lago, fiabesca e nello stesso tempo all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità ecologica, dell’estetica e della tecnologia costruttiva. L’innovativo progetto, made in Abruzzo, realizzato dal Polo di innovazione dell’Edilizia sostenibile , sarà protagonista della prestigiosa mostra concorso Eco_Luoghi – Progetti di Rigenerazione Urbana Sostenibile, inaugurata venerdi scorso al MACRO di Roma, alla presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, dal ministro della Cultura Dario Franceschini, e dal presidente dell’associazione Mecenate 90, organizzatrice di Eco_Luoghi, Giuseppe De Rita. Per il Polo di innovazione erano presenti il presidente Domenico Tronca, il vicepresidente Antonio Cilli, il consigliere delegato per L’Aquila Paolo Tella, e la direttrice Augusta Marconi. Il prototipo in scala reale di Float house, che porta la firma degli architetti Ernesto di Santo, capogruppo, Gildo Incitti e Federica Mares, potrà essere ammirato fino al 20 settembre, assieme ad altri nove prototipi vincitori del concorso che ha visto la partecipazione di oltre cento architetti e ingegneri che hanno presentato innovativi progetti che coniugano qualità architettonica, risparmio energetico rispetto dei paesaggi e recupero di aree industriali e periurbane dismesse che caratterizzano le diverse parti del nostro Paese. Il prestigioso riconoscimento consentirà l’attribuzione del bollino Eco-Luoghi del Ministero dell’Ambiente alle imprese Area Legno e L’Aquila2009, imprese che fanno parte del Polo di innovazione dell’edilizia sostenibile della Regione. Un ulteriore riconoscimento ad una rete che aggrega già 70 soggetti tra cui imprese, università, centri di ricerca regionali e nazionali nel segno della qualità e l’innovazione dei prodotti e dei processi nel settore edile abruzzese, in particolare quello impegnato nella ricostruzione post sismica aquilana. Il progetto Float house, entrando nello specifico, è stato contestualizzato sul lago del Salto, in provincia di Rieti, per rivalutarne la bellezza paesaggistica, per far rinascere i borghi lungo le rive e migliorare il tempo libero dei residenti in ogni stagione. Gli alloggi galleggianti possono essere utilizzati in ogni stagione dell’anno da turisti alla ricerca di un campeggio nella natura, con i comfort di una casa e la relazione diretta con l’acqua tipica di una barca. Questa natura ibrida si ritrova anche nella morfologia che nasce dall’ incontro tra le linee squadrate della casa e quelle idrodinamiche della barca. L’alloggio può ospitare dalle due alle sei persone a seconda dell’aggregazione di due moduli, varietà possibile grazie alla forma trapezoidale degli stessi. Un modulo base di 27 metri quadrati è dotato di servizi (cucina, bagno), impianti (pannelli solari e fotovoltaici, termostufa), zona giorno, letto doppio e un modulo satellite di 18 metri quadrati con la variante da 2 e da 4 posti letto. Il progetto è removibile e ha un basso impatto nel contesto in cui è inserito. Proprio per questi motivi i materiali impiegati sono per la maggior parte naturali, riciclabili e ben integrati, anche a livello estetico, con il paesaggio.