Pescara. Si è riunito lunedì scorso il nuovo consiglio direttivo della Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità per l’Abruzzo che ha designato Florio Corneli come segretario per il triennio 2019-2021.
Una riconferma per il rinnovato presidente di Federmanager, che continuerà a rappresentare centinaia di professionalità abruzzesi provenienti e operanti in vari mondi. La Confederazione opera a livello nazionale da oltre 70 anni per la valorizzazione di professionalità e competenza dirigenziali, coniugandole al sociale, in senso etico e facendo della disponibilità e della trasparenza i suoi tratti distintivi. La Cida raggruppa un mondo fatto di dirigenti pubblici e privati, aziende, ma anche istituti scolastici, sociali e culturali e da anni promuove progetti e iniziative per la crescita del territorio. Ne fanno parte le federazioni di dirigenti privati e pubblici di Federmanager, Manager Italia (Federazione dei manager del terziario), il Sindacato del Personale Direttivo della Banca d’Italia, la Federazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Funzione Pubblica, il Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri, la Federazione Italiana Dirigenti Imprese Assicuratrici,la Federazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità dell’Agricoltura e dell’Ambiente, i Dirigenti e delle Alte Professionalità degli Enti e delle Istituzioni non profit, il Sindacato del Personale Direttivo della Consob, il Sindacato Autonomo Università e Ricercagli,il Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria.
“La congiuntura economica e sociale della nostra regione, come del nostro Paese, non può più prescindere dalle sinergie positive – così il confermato segretario Florio Corneli– Si possono fare passi più importanti e decisi mettendo a disposizione esperienze e competenze. Questo è il cammino iniziato a livello dirigenziale su tutti i settori, attraverso una sempre più serrata formazione, con la promozione dell’alternanza scuola-lavoro, capace di far crescere l’esperienza dei nostri manager e orientare quella dei dirigenti di domani, di promuovere progetti e iniziative in tal senso. E’ sempre più sentita la necessità di una dirigenza aperta alla comunità, pronta a mettersi in gioco sia per crescere che per aiutare a crescere, portando dentro le piccole, medie e grandi aziende, dentro le istituzioni e gli uffici pubblici, in tutti i settori che fanno economia. Una task force con un bagaglio di competenze proprie da usare, non per fare la controparte nei processi che dettano lo sviluppo, ma per essere di supporto e stimolo allo sviluppo stesso per cui tutti, oggi più che mai, contribuire ognuno per la propria parte. In questo senso continua il nostro lavoro di “cucitura”, perché la dirigenza pubblica venga percepita come un valore e considerata per un ruolo reale che ha, quello di congiunzione tra società e istituzioni”.