L’Aquila. “L’importanza di questa fiera è quella di accendere i riflettori sul tartufo d’Abruzzo, che conta circa 5mila addetti ai lavori, che era rimasto nell’ombra per troppo tempo e di cui non si erano comprese le enormi potenzialità. Con un obiettivo prioritario: quello di far sì che tutto il prodotto venga commercializzato come eccellenza regionale, con un brand vincente, come punta di diamante del nostro agrifood, direttamente ai clienti finali e senza intermediari di altre regioni”.
Lo afferma a Fabio Cerretano, presidente della Federazione nazionale delle associazioni tartufai italiana (Fnati) alla vigilia della terza edizione della Fiera internazionale del tartufi d’Abruzzo, che si svolgerà da venerdì 29 novembre al primo dicembre, nella grande tensostruttura riscaldata di piazza Duomo, con 50 espositori, per l’intera filiera d’eccellenza dell’agrifood abruzzese, oltre al tartufo, nelle sue nove pregiate varietà, anche olio, zafferano e miele, con in esclusiva la Mostra internazionale del tartufo “Scent of Italy”, a cura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la presenza di 15 buyers internazionali e di 10 giornalisti della stampa estera, degustazioni guidate, masterclass con chef di fama come Federico Anzellotti, Costantino Gualano, William Zonfa, Mirko Valente e Yuri Cursi, pranzi e cene in 18 ristoranti cittadini convenzionati e contattabili tramite app dedicata.
Ad organizzare l’evento la Regione Abruzzo, in particolare l’assessorato all’Agricoltura, con l’Azienda regionale attività produttive (Arap) nel ruolo di braccio operativo, grazie alla legge regionale 24 del 22 agosto 2022 a firma del vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, che l’ha reso un appuntamento fisso e strategico.
Cerretano è anche presidente dell’Associazione micologica tartufai Abruzzesi, con 150 iscritti, dei circa 5mila tartufai regolarmente tesserati in regione, e che rappresentano una economia che vale milioni di euro.
“Quest’anno purtroppo la siccità ha ridotto il quantitativo di raccolta, che rimane comunque notevole e tra i più consistenti in Italia – spiega ancora Cerretano -. A maggior ragione tema di questa edizione della Fiera dovrà essere quello delle azioni da mettere in campo per la manutenzione e pulizia dei boschi a tutela delle preziose cave, che devono essere salvaguardate con costanza, come facevano i nostri padri e i nostri nonni”.