Si svolgerà all’Aquila, durante l’intera giornata di domenica 27 ottobre, la Quarta Edizione de “Le vie dell’Amaro d’Italia-LA GENZIANA D’ABRUZZO”. Dopo Chieti e Pescara, la manifestazione fa tappa nel centro storico del capoluogo abruzzese, all’interno di Palazzo Pica Alfieri, prestigioso ed elegante edificio del XV secolo, situato di fianco a Palazzo Margherita, a un passo dalla Fontana Luminosa e non distante dalle basiliche di San Bernardino e Santa Maria di Collemaggio.
L’evento fieristico-culturale è organizzato dall’Associazione Nazionale Amaro d’Italia (ANADI), costituita come progetto culturale nel 2021 a partire dall’esperienza pluriennale di “Amaroteca” che raccoglie l’Atlante degli Amari-Guida alla degustazione, racconti ed eventi. Rappresenta la prima iniziativa della regione volta a descrivere e promuovere sul territorio la storia, la cultura e il valore – gastronomico, paesaggistico, produttivo, artigianale, economico – del liquore d’Abruzzo alla genziana. La sua finalità principale è la divulgazione di una cultura nazionale legata al liquore a base di genziana e la valorizzazione, tutela e salvaguardia di questo particolare tipo di Amaro, anche attraverso l’incentivazione delle relazioni tra territorio e produttori, custodi di un’arte antica ma aperti all’innovazione.
La Manifestazione 2024 si inserisce all’interno della Prima Edizione del “World Amaro Day”, dedicato alle eccellenze degli amari italiani, in programma il giorno dopo presso la sede del Museo Essenza Lucano a Pisticci (MT). Sarà una giornata storica per l’amaro italiano, che vedrà l’intervento del presidente Edoardo Schiazza al Convegno.
Al dibattito di carattere culturale-istituzionale – in programma domenica dalle 10.00 alle 11.00 – dal titolo “Valorizzazione della Genziana d’Abruzzo verso il riconoscimento del Distretto”, con l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo, parteciperanno l’assessore della Regione Abruzzo alle Attività produttive, Lavoro e Ricerca industriale, Tiziana Magnacca e il presidente dell’associazione Compagnia della Genziana, Silvio Pacioni. Modera il presidente di ANADI, Edoardo Schiazza. Porterà i saluti il vicepresidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente. L’Evento ha anche i patrocini di: Comune dell’Aquila, Confcommercio L’Aquila, Il Segno Della Rinascita, L’Aquila 2026, Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia.
Seguirà l’esposizione delle aziende locali Aveja, 7579, Jannamico Francesco, Artemisia, Radix, Scuppoz e Casamarii, con degustazione libera delle loro Genziane, riservata prima agli operatori economici del settore e poi aperta agli amatori, abbinata a prodotti gastronomici locali. Parallelamente si svolgerà, a partire dalle 18.00, la Fiera Spin-Off presso il vicino Caffè Letterario @LiberaMia, con degustazioni a cura della Compagnia della Genziana di Roseto degli Abruzzi.
Celebrare il liquore d’Abruzzo alla genziana, in un incontro dall’atmosfera raffinata, significa valorizzare un prodotto dal gusto autentico, che è radicato nella nostra storia e cultura, tanto che la Regione Abruzzo lo ha inserito nell’Atlante dei suoi Prodotti Tipici: “tradizionalmente collocato nell’area montana in corrispondenza dei siti di raccolta della pianta, questo liquore trova la sua antica origine dalla consuetudine di produrre quantità di vino aromatizzato con radici di genziana da usare come ottimo digestivo”.
“La Genziana è tra gli amari più amati e bevuti d’Abruzzo – sottolinea Edoardo Schiazza -, apprezzato in purezza e immancabile fine pasto su ogni tavola. Dal colore ambrato e dall’intenso gusto amarognolo, è il prodotto che ci contraddistingue e identifica. Sprigiona pienamente il carattere del territorio abruzzese, impregnato dai profumi e aromi della montagna. L’evento 2024 vuole collaborare al percorso che porterà la città dellAquila a essere Capitale Italiana della Cultura 2026”.
Le radici della Gentiana lutea, o genziana maggiore, sono le più ricercate nelle erboristerie per la produzione di liquori. I fiori di questa pianta sono di un brillante colore giallo che illumina i prati montani nei mesi estivi, da giugno ad agosto. Le sue virtù terapeutiche sono note sin dall’antichità: Greci e Romani la utilizzavano per trattare vari disturbi e veniva impiegata contro il morso dei serpenti. Nel Medioevo era utilizzata per combattere la peste e nel Rinascimento le sue proprietà medicinali erano riconosciute ovunque. Secondo la tradizione il fiore venne scoperto da Genzio re dell’Illiria, e in suo onore venne chiamato Genziana, facendone un simbolo di antica sapienza e di cure naturali che dura fino ai giorni nostri. I pastori abruzzesi raccoglievano le radici durante la transumanza consolidando un autentico legame con il territorio e la cultura montana abruzzese.