L’Aquila. “Con il mille proroghe approvato giovedì mattina alle 4 e 10, oltre al “comma salva Leombroni” (un’offesa bella e buona alla intelligenza dei nostri giovani) si punta a ripristinare ciò che faticosamente era stato cancellato e di fatto si ripiomba in un periodo ancor più buio della prima Repubblica”. Cosi’ il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo (Fi), e il capogruppo azzurro, Lorenzo Sospiri, sui lavori del consiglio regionale che ha licenziato nella notte tra il 28 e la giornata di ieri, bilancio, legge di stabilita’ e mille proroghe. “Con la solita ‘sveltina mattutina’, il centrosinistra ha approvato in aula un sub emendamento (ispiratore e suggeritore il presidente Di Pangrazio, sic) che con due semplici paroline, ‘e gestione’, rimette in bonus le ben 11 Comunità montane tuonano i due forzisti Ebbene, il governo D’Alfonso non solo ha di fatto bloccato lo scioglimento degli 11 enti presenti in Abruzzo, varato dalla giunta Chiodi nel 2013, ma sceglie addirittura di tenerli in vita fino al 2020 con tutti i costi e ‘poteri’ conseguenti. Infatti, sono state apportare alcune modifiche dell’articolo 1 della Legge n.20 del 2016 che non solo comportano il mantenimento in vita delle Comunità montane ma i Commissari torneranno a poter gestire i servizi previsti per gli Ambiti sociali”.
Secondo Febbo e Sospiri, “e’ una decisione a dir poco scandalosa e comunque sicuramente insensata, se si pensa che le Comunità montane continueranno a operare ben oltre la scadenza naturale dell’attuale governo regionale (le elezioni sono previste per il maggio 2019)”.