Navelli. Possono le narrazioni favorire la rinascita dei territori? È questo il nodo che sembra voler sciogliere la Festa delle Narrazioni Popolari, che si terrà nel Convento di Sant’Antonio a Civitaretenga, frazione del Comune di Navelli, dal 16 al 18 agosto.
La manifestazione è diretta e organizzata da TerraNullius, rivista letteraria che da venti anni si interroga sulla relazione tra narrazioni e civiltà, attraverso la condivisione popolare di storie pensieri e immagini.
La Festa delle Narrazioni Popolari, a partire dal pomeriggio del 16 agosto, porterà nel convento di Civitaretenga una tre giorni con un programma fitto e completamente gratuito, messo a punto grazie a una progettazione inclusiva e costruita dal basso. Una sfida che, radunando scrittori, editori, agitatori culturali, artisti ed esperti del territorio, vuole dare corpo a molteplici contenuti e a un appuntamento culturale che sappia tornare alle narrazioni come motore primo della vita collettiva.
E quale luogo migliore per sperimentare questa sfida, se non uno dei più bei borghi e un convento del 1.600, in quell’Abruzzo forte e gentile che lentamente sta tornando al suo splendore dopo il sisma del 2009? Ci troviamo a Civitaretenga, in un antico abitato che domina l’Altopiano di Navelli, a circa 850 metri sul livello del mare, con una posizione strategica tra il capoluogo di regione, L’Aquila, e Sulmona. Un paese, che, per la posizione impervia, ha conservato intatta la sua bellezza: infatti, seppur danneggiato dai terremoti che si sono susseguiti, in particolare nel 1703 e nel 2009, esso, ha ben conservato il suo aspetto architettonico originale.
Proprio qui, nel Convento di Sant’Antonio, TerraNullius ha programmato la Festa delle Narrazioni Popolari per i venti anni di attività della rivista.
Molti i libri e gli autori che animeranno le giornate: dai romanzi legati al territorio e oggi salvati dall’oblio del tempo, come Cristo fra i muratori, capolavoro di Pietro di Donato del 1937, presentato dallo scrittore Sandro Bonvissuto che ne ha curato la recente ristampa, ed Epistolario Collettivo di Gian Luigi Piccioli, romanzo ambientato nel vicino borgo di Navelli, fino ai testi e agli autori che negli ultimi anni si sono fatti portavoce più autentici delle narrazioni popolari, come la cantautrice, scrittrice e paroliera Giulia Anania, e lo scrittore e poeta Aurelio Picca.
Storie per scoprire il territorio: non solo libri, di cui si potrà godere anche nella fiera dell’editoria indipendente organizzata nel chiostro del convento, ma anche workshop, trekking narrativi, musica e street art.
Durante la manifestazione, infatti, oltre a poter ammirare la bellezza intatta del Convento, che presenta un notevole chiostro, e nei suoi locali ospita varie attività locali, tra cui l’Ostello sul tratturo (gestito dalla cooperativa di comunità Oro Rosso che, oltre all’accoglienza turistica, si occupa anche della produzione di zafferano DOP), sarà infatti possibile partecipare a un trekking narrativo nel quartiere di Civitaretenga noto come Ghetto, in cui si è ipotizzata una importante presenza ebraica nel tardo-medioevo. Al termine della passeggiata avverrà lo svelamento del murales che l’associazione a.DNA, da oltre dieci anni impegnata nella promozione di arte contemporanea, dedicherà proprio allo scrittore italo-americano Di Donato e alla prima edizione del suo capolavoro.
I tre giorni saranno accompagnati ogni sera da musica e buon cibo.
L’appuntamento è dunque dal 16 al 18 agosto al Convento di Sant’Antonio di Civitaretenga, dalle 17:00 in poi, per scoprire un territorio fantastico che oggi, anche grazie alle narrazioni popolari, torna a splendere.
L’ingresso è gratuito.