Lanciano. Festa della Liberazione con provocazione artistica la scorsa notte a Lanciano, città insignita della medaglia al valor militare, dove a mezzanotte l’artista lancianese Nicola Antonelli è salito con la scala sulla fac
ciata del teatro comunale Fenaroli e ha coperto il fascio littorio con la scritta ‘ART’. Sul posto nel pomeriggio c’è stato un sopralluogo di polizia, vigili urbani e vigili del fuoco al fine di verificare l’esistenza di ipotesi di reato e procedere alla rimozione del telo bianco. La performance artistica ha anticipato le celebrazioni ufficiali che iniziano alle 17.45 in largo dell’Appello dove lo scorso anno è stata posizionata una scultura in ricordo dell’ eroe della Rivolta Lancianese Trentino La Barba, medaglia d’oro al valor militare.
L’opera è stata firmata proprio da Antonelli, che spiega: “L’obiettivo dell’arte contemporanea è dare pugni nello stomaco. La Costituzione vieta simboli fascisti, così l’arte pone sempre dei quesiti su temi strategici come è la libertà”. Sull’accaduto per ora nessuna valutazione da parte dell’amministrazione comunale che ancora non è al corrente di come si siano realmente svolti i fatti. A Lanciano resta aperto il dibattito artisticoculturale sulla presenza dei fasci littori all’esterno del Fenaroli oggetto di restauro negli anni Novanta. C’è chi sostiene che i fasci siano falsi, dopo quelli apposti nel 1938 dai gestori del teatro, in considerazione del fatto che alla caduta del Fascismo erano stati eliminati da tutti gli edifici pubblici.


