Pescara. “In relazione al raddoppio della ferrovia Pescara-Roma nella giornata del 5 aprile 2023 sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Ambiente entrambi i decreti V.I.A. ministeriali, favorevoli ai due lotti Chieti-Manoppello e Manoppello-Scafa. La Commissione V.I.A. aveva rilasciato i propri pareri già il 6 settembre 2022 ma per l’emanazione dei due decreti, gli atti che chiudono il procedimento di VIA, serviva anche il parere della Soprintendenza speciale per i progetti del PNRR per il Ministero della Cultura. Questi sono stati rilasciati solo a marzo 2023. Come largamente prevedibile la commissione V.I.A. ha bocciato le ipotesi alternative di tracciato in quanto avrebbero traslato un’opera strategica da una zona sicura a una a rischio di esondazione del fiume Pescara. Da subito avevamo avvisato che si trattava di tentativi velleitari in quanto la Commissione nazionale V.I.A. ben difficilmente avrebbe dato l’ok a questo azzardo.
Invece sono state accolte pienamente le nostre osservazioni sullo stralcio del cavalcaferrovia davanti a Santa Maria Arabona, trasformato in sottovia e, in parte, le osservazioni sull’impatto paesaggistico del lungo viadotto di 1,5 km di scavalco del fiume Pescara e dell’autostrada, alleggerito nella struttura. Su questo aspetto il Ministero della Cultura ha chiesto un ulteriore sforzo progettuale a RFI per far sì che la qualità architettonica del manufatto sia adeguata al contesto. Riteniamo che debba essere richiesto a gran voce l’intervento in sede di progettazione esecutiva di gruppi di tecnici di chiara fama a scala mondiale per dare seguito a questa indicazione. Resta a nostro avviso da migliorare ulteriormente il ruolo della ferrovia in questione come metropolitana di superficie nel contesto dell’area metropolitana e della val Pescara. Ad esempio, migliorare le fermate e le stazioni e progettare sistemi di mobilità correlati (piste ciclabili ecc.). Ovviamente bisogna prestare massima attenzione ai diritti delle famiglie e degli operatori economici che dovranno sopportare un impatto diretto per la realizzazione delle opere.
In ultimo facciamo notare che nonostante commissariamenti e modifiche alla normativa di V.I.A., si registra un clamoroso ritardo burocratico sul procedimento PNRR visto che la conferenza dei servizi che dovrà seguire i decreti VIA avrebbe dovuto svolgersi entro giugno 2022. Inoltre è piuttosto singolare che dubbi sulla realizzazione dell’opera, con tanto di possibile de-finanziamento in sede Pnrr, arrivino proprio da chi ogni giorno fa propaganda per il sì incondizionato a qualsiasi opera, a partire dal faraonico ponte sullo Stretto di Messina. Se non riescono a far andare avanti due lotti di un raddoppio di una ferrovia esistente…”, è quanto dichiarato dall’associazione H2O Abruzzo.