L’Aquila. Preoccupazione per i livelli di assistenza psichiatrica territoriale alla luce della tragica vicenda di Simone Di Gregorio, il 35enne morto in circostanze da chiarire dopo essere stato fermato col taser e sedato domenica scorsa a San Giovanni Teatino (Chieti), è stata espressa dall’Osservatorio Regionale Abruzzo per la Salute Mentale.
“La tragica morte di Simone Di Gregorio – scrive l’organismo indipendente – merita l’accertamento delle responsabilità da parte della magistratura. Ma nessun accertamento è necessario per provare che la sua vicenda evidenzia l’inadeguatezza dell’assistenza territoriale psichiatrica in Abruzzo. Lo raccontano da anni le indagini epidemiologiche ufficiali”.
“Nell’esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari – si legge nella nota – evidenziamo che la tragedia si è consumata in un giorno festivo e di ponte con il ferragosto. Da sempre le associazioni chiedono ai Centri di Salute Mentale di garantire il servizio anche nei giorni prefestivi e festivi. È in tali giorni che le persone sofferenti rischiano crisi importanti, determinate anche dalla solitudine e dalla carenza di cure”.
Per l’Osservatorio “la politica sanitaria regionale deve assumere il ruolo di guida e deve garantire risorse per la presa in carico 24 ore su 24 delle persone malate. I Centri – si legge ancora – devono essere organizzati in maniera tale da realizzare questa continuità e a costruire progetti di cura che coinvolgano familiari e reti sociali. Non vogliamo più simili tragedie, conseguenze anche di discontinuità della cura, di veri abbandoni sul territorio”. “La malattia mentale si può curare – conclude la nota – Servono cure integrate farmacologiche, psicologiche, sociali e che intervengano sul territorio anche per prevenire Trattamenti sanitari obbligatori”. L’Osservatorio Regionale per la Salute Mentale, rete di associazioni e organizzazioni sindacali, costituitasi nel 2019 è formata dalle Associazioni di volontariato 180Amici, Altri Orizzonti, Cosma, Percorsi, Unasam e da Cittadinanza attiva, Arci, Cgil, Cisl, Uil regionali.